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Ferragamo, ricavi trim3 in calo 19%, non dà guidance dettagliata

Logo di Salvatore Ferragamo davanti a un negozio in centro a Roma

MILANO (Reuters) - Salvatore Ferragamo archivia il terzo trimestre con ricavi in calo del 18,9%, comunque in recupero rispetto alla flessione del 60% registrata nei tre mesi precedenti che avevano fortemente risentito dell'impatto della pandemia di coronavirus.

Nei primi nove mesi dell'anno, si legge in una nota, il gruppo ha realizzato ricavi pari a 611 milioni di euro, in calo del 38,5% a tassi di cambio correnti e del 38,6% a cambi costanti.

L'andamento delle vendite nel canale retail in Greater China, in particolare Cina e Taiwan, ha mostrato un'ulteriore accelerazione nel mese di ottobre rispetto al terzo trimestre, mentre prosegue la forte crescita nel canale digitale, sottolinea il comunicato.

Il gruppo conferma gli obiettivi di medio lungo termine ma sottolinea che "il quadro di mercato rimane incerto, a seguito delle recenti nuove restrizioni imposte dai governi occidentali, e anche dell'orizzonte temporale di risoluzione degli effetti negativi innescati dalla pandemia Covid-19". Pertanto, "non si ritiene di fornire previsioni dettagliate per l'esercizio in corso circa la performance nei vari mercati e canali distributivi, pur confermando l'impegno di riduzione dei costi atti a contenere le dinamiche sfavorevoli del periodo attraversato".

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L'Ebitda nei nove mesi è sceso del 67,9% a 78 milioni di euro, con un'incidenza percentuale sui ricavi del 12,7% rispetto al 24,4% dello stesso periodo del 2019.

Il risultato netto è negativo per 96 milioni rispetto a un utile di 61 milioni.

Gli analisti si aspettavano ricavi intorno a 608 milioni e Ebitda di 72 milioni, secondo un sondaggio Reuters. Per il solo terzo trimestre l'attesa era di un calo dei ricavi del 20%.

Il Cda ha anche approvato il progetto di fusione per incorporazione della società controllata al 100% Ferragamo Parfums Spa e deliberato la cessazione, con efficacia dal 15 dicembre, del comitato esecutivo istituito il 6 aprile per fare fronte in via temporanea all'emergenza determinata dalla pandemia da Covid-19.

(Sabina Suzzi, in rdazione a Milano Cristina Carlevaro)