Ferragamo stona per colpa di GS. Giù rating, target e stime
Anche la seduta odierna non ha riservato nulla di buono per Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che, dopo aver ceduto quasi deu punti percentuali venerdì scorso, ha continuato a perdere terreno. Il titolo, che è stato il peggiore tra le blue chips ed è sceso in controtendenza rispetto al mercato, si è fermato a 22,2 euro, con un calo dell'1,46% e quasi 700mila azioni scambiate, in linea con la media giornaliera degli ultimi tre mesi.
Ad alimentare le vendite su Salvatore Ferragamo è stata la mossa di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) , i cui analisti hanno ridotto la raccomandazione sul titolo da "buy" a "neutral", rimuovendolo dalla loro buy list, con un prezzo obiettivo ridotto da 24,5 a 22,8 euro.
La banca americana prevede che la domanda di beni lusso a livello globale sia rimasta debole nel terzo trimestre, motivo per cui hanno rivisto al ribasso la stima sulla crescita dei ricavi di Salvatore Ferragamo da +3% a -2%. La previsione sull'Ebit cala del 6%, mentre l'utile per azione è atteso quest'anno a 1,07 euro dagli 1,12 euro indicato in precedente. Per il 2017 la stima scende da 1,2 a 1,1 euro e per il 2018 da 1,28 a 1,16 euro.
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