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Fiat Chrysler, bene Ebit adjusted, conferma target margini Usa e debito

MILANO (Reuters) - Fiat Chrysler (Fca) migliora i margini nel terzo trimestre e i target operativi sull'anno, ma conferma gli obiettivi sul debito, che hanno preoccupato il mercato nella seduta di oggi, e sui margini negli Stati Uniti al 2018.

Lo ha detto l'AD, Sergio Marchionne, nella conference call con gli analisti, ribadendo che continuano i colloqui per eventuali cessioni o combinazioni di asset con altri operatori del settore, precisando però di non aver mai parlato di Samsung Electronics o di pretendenti per Comau.

"Posso essere sicuro al 100% che non ci sarà nessun accordo per una cessione nel quarto trimestre 2016", ha detto.

La stampa nei mesi scorsi ha parlato di colloqui tra Fca e Samsung per la cessione di Magneti Marelli, che dovevano chiudersi con un rapido accordo.

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Il giudizio del mercato su Fca resta cauto, proprio sui timori per i flussi di liquidità che determinano il valore del debito netto a fine settembre, peggiore delle previsioni.

Le azioni sono positive nel finale, ma ben sotto i massimi di seduta a 6,12 euro; segnano un rialzo dello 0,9% a 5,95.

"Un trimestre solido dal punto di vista operativo, ma ancora niente liquidità", commenta un report di Exane Bnp Paribas, che ha un target non incoraggiante a 4,7 euro per azione.

"Il miglioramento delle previsioni sull'anno non hanno grande effetto, considerato che quelle sul debito restano stabili", aggiunge.

RIVEDE AL RIALZO TARGET EBIT ADJUSTED, UTILE

Il gruppo rivede al rialzo alcuni target per il 2016, secondo la nota della società.

Conferma quelli su ricavi (oltre 112 miliardi) e debito netto industriale (inferiore a 5 miliardi), ma ritocca ebit adjusted a oltre 5,8 miliardi, da oltre 5,5 miliardi, e l'utile netto adjusted, a oltre 2,3 miliardi da oltre 2 miliardi.

Fca ha chiuso il terzo trimestre con un Ebit adjusted a 1,5 miliardi di euro, in rialzo del 29% su anno.

L'Ebit adjusted esclude oneri netti per 149 milioni nell'area Nafta (totale 157 milioni) legati alla stima dei costi per richiami "per i quali è in corso una procedura con un fornitore di componenti".

La nota precisa che "nonostante Fca ritenga che la responsabilità per la campagna sia a carico del fornitore del componente in questione, al 30 settembre 2016 non è stato contabilizzato alcun recupero, in applicazione dei principi contabili di riferimento in quanto non è stato raggiunto".

L'utile netto adjusted è pari a 740 milioni, l'utile netto a 606 milioni. Il debito netto industriale al 30 settembre è salito a 6,5 miliardi da 5,5 miliardi di fine giugno.

CONFERMA OBIETTIVI USA 2016, BRASILE IN RIPRESA

"Non c'è dubbio che il mercato stia aumentando il suo livello di competizione", ha detto Marchionne in merito a cosa sta succedendo negli Stati Uniti. "E noi restiamo fortemente interessati ad aumentare i volumi e la quota di mercato".

L'AD ha aggiunto però di non vedere "segnali allarmanti" e ritiene che quello statunitense resti un mercato sostanzialmente "sano". Ha poi aggiunto che confermna gli obiettivi al 2018 che vedono margini a doppia cifra negli Stati Uniti.

Marchionne ha parlato di contatti recenti in Brasile e ha detto che non sarebbe stupito di vedere una ripresa nel Paese sudamericano già nel quarto trimestre e una performance ancora migliore nel 2017.

DEBITO, IN TRIM4 RIMBORSERA' 1,5 MLD

Fca rimborserà, nel quarto trimestre del 2016, 1,5 miliardi di euro di debito, riacquistando bond, una cifra che è quasi la totalità del passivo che, a fine settembre, è classificato nelle slide sotto la voce capital market (1,6 mld).

La quota di debito in scadenza sale però nel 2017 a un totale di 5,9 miliardi, rispetto ai 3,7 miliardi di fine settembre 2016 e dai 4,8 miliardi del 2018.