FCA e Google insieme: lavoreranno su nuovi modelli hi-tech
La FCA e Google stanno lavorando a stretto contatto per presentare un modello di vettura iperconnessa. Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha in cantiere una serie di progetti per dotare i propri modelli di sistemi hi-tech tramite Android, sia per l’interattività sia per la sicurezza.
Google sta supportando FCA sul progetto Uconnect, che usa il sistema Android 7.0 e che permette di gestire il condizionamento della vettura e la radio (cioé accessori tradizionali) oltre alle app sul proprio cellulare e a un display ‘user-friendly’ che dovrebbe, secondo i piani, dare ancor meno distrazioni al guidatore permettendogli di essere focalizzato sulla strada. Il sistema sarà touchscreen e le app coinvolte saranno molte (oltre a Google Maps ci sarà spazio per Spotify e Pandora), tutto attivabile anche con comando vocale. L’idea di base è di rendere Android il sistema operativo dell’intera vettura, in grado di gestire anche il display di guida con le informazioni sulla velocità e sullo stato del mezzo.
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Patrick Brady, direttore di Android Engineering, ha dichiarato che “L’obiettivo di Google è di portare Android a diventare una piattaforma di qualità nel settore automobilistico, che possa integrarsi completamente con il veicolo mantenendo alti i livelli di sicurezza”. Google vuole prendere, con questa e altre alleanze, un vantaggio sul concorrente diretto Apple, per ora apparentemente non interessato a condividere il proprio software e i propri sistemi con una casa automobilistica, anche se il settore le interessa vista la presenza della app CarPlay.
Nel frattempo FCA e Google continuano a lavorare insieme anche su un altro fronte, quello rappresentato da Waymo, cioè l’ex progetto di Google sulla vettura senza guidatore. Lo scorso dicembre è stata completata la produzione di 100 Chrysler Pacifica, non allo scopo di essere acquistate ma bensì per essere testate. FCA ha contributo a livello di motorizzazione (ibrida e elettrica) e di telaio e anche se non ha un accordo esclusivo trarrà benefici a lungo termine per quanto riguarda le proprie capacità di innovazione.