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Fiat offre aumento salariale di 40 euro per 2013, si tratta ancora

Un accordo ponte per il 2013 con un'offerta di un aumento salariale di 40 euro lordi mensili, cifra legata alle presenze. Sarebbe questa, secondo fonti sindacali, la proposta avanzata da Fiat (Milano: F.MI - notizie) oggi a Torino nel corso dell'incontro sindacale all'Unione Industriale per giungere al rinnovo del contratto specifico di primo livello per gli oltre80 mila dipendenti del Lingotto.

Fiat ha ricordato ai sindacati l'attuale congiuntura economica che ha determinato 32 milioni di ore di cassa integrazione lo scorso anno nella sola Fiat Spa. Una proposta davanti alla quale i sindacati non si sono dimostrati pregiudizialmente contrari, anche se mirano a ottenere un incremento salariale più sostanzioso.

"La ripresa del confronto ha aperto la strada per la definizione del contratto. Valuteremo se accettare la proposta per il 2013 e intanto discutere i criteri per i prossimi anni e le questioni normative", ha affermato Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm. "Possiamo accettare la proposta per quanto riguarda la durata limitata al solo 2013", ha aggiunto Ferdinando Uliano della Fim, "ma vorremmo capire gli aspetti legati alle componenti del salario aziendale. Bisogna anche chiarire cosa vuol dire il legame con le presenze".

Pur cosciente del fatto che il settore auto sta attraversando un momento difficile, il segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, Antonio D'Anolfo, ritiene che un aumento di 40 euro lorde mensili sia troppo basso e che non possa essere legato soltanto alla presenza. Non ci sta nemmeno Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic, secondo cui quella di oggi è una proposta "insufficiente" perché devono entrare in busta paga i 103 euro mensili del vecchio premio di produzione.

Durante quest'anno, ha ricordato Di Maulo, bisognerà discutere i criteri con cui definire gli aumenti salariali del 2014 e del 2015, che devono essere sulla busta paga e non legati alle presenze, e definire la parte normativa. La trattativa è stata aggiornata al 16 e 17 gennaio, ultimo giorno utile per definire le buste dell'anno.

Comunque "oggi l'obiettivo", come anticipato da Panicali, era entrare nel merito della discussione sulla questione salariale per arrivare nel breve tempo alla chiusura. Se non si dovesse raggiungere una soluzione entro questo mese, ha precisato Uliano, si aprirà una nuova fase con le assemblee dei lavoratori per decidere la strategia da adottare nei confronti dell'azienda torinese.

A Piazza affari il titolo Fiat al momento sale dell'1,43% a 4,106 euro. Oggi Goldman Sachs ha alzato il target price di Fiat da 4,7 a 5 euro, confermando il rating neutral, dopo aver alzato le previsioni 2012-2013 per scontare ulteriori miglioramenti nelle regioni Nafta (Canada, Nord America, Stati Uniti), dati stabili in America latina, migliori performance dei brand e una graduale riduzione delle perdite in Europa.

Ma il giudizio resta neutral per la complessità dell'operazione legata all'acquisizione delle quote di minoranza in Chrysler (Xetra: 710000 - notizie) . Senza una piena e diretta disponibilità della cassa della controllata Usa, gli esperti di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) ritengono anche che il mercato continuerà a essere preoccupato per il debito del gruppo senza Chrysler, stimato in crescita dai 6,5 miliardi di euro di fine 2012 a 8,9 miliardi al termine del 2015. Tale crescita include anche l'esborso per il 16,6% di Veba in Chrysler. Senza considerarlo, il debito di Fiat ex Chrysler passerebbe da 4,5 a 6,3 miliardi di euro al 2015.