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Fiducia sui mercati in attesa OPEC e discorsi FED

Fiducia sui mercati in attesa OPEC e discorsi FED

Sessione asiatica ancora contrastata dopo i buoni risultati degli indici americani non ha impedito ai listini europei di tirare un sospiro di sollievo in apertura dei mercati nel Vecchio Continente.

L’attesa per oggi è concentrata su tre fasce di eventi principali a partire dalla mattina con l’audizione del presidente della BCE Mario Draghi davanti alla pletora di parlamentari tedeschi che metteranno il numero uno dell’eurotower sulla graticola sulla spinosa questione dei tassi negativi in eurozona.

La conclusione del meeting informale dell’OPEC ad Algeri prevista per oggi dovrebbe restituire un nulla di fatto con la contrapposizione tra Iran e Arabia Saudita, ma che vede le due posizioni più vicine di quanto si pensi e potenzialmente conciliabili. Il fronte commodities legato al comparto energia ha visto i due principali contratti stabilizzarsi anche in apertura di giornata oggi con il Brent che scambia a 46.80 $/barile e il WTI in rialzo a 44.80 $/barile, nonostante le prospettive negative dei dati sulle scorte USA in uscita nel pomeriggio.

Sul fronte statunitense saranno molteplici gli interventi dei principali esponenti della FED a partire dall’audizione del governatore Janet Yellen e del fronte dei falchi rappresentato da Bullard e Mester: è possibile che nella serie di appuntamenti di oggi siano resi noti ulteriori dettagli circa l’impostazione prospettica della Federal Reserve sul tema rialzo dei tassi che potrebbe confermare l’attesa del mercato di un ulteriore passo in avanti alla riunione di Dicembre dopo le elezioni presidenziali.

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Market Movers

08:00 Germania Fiducia consumatori GFK (Swiss: GFK.SW - notizie) cons. 10.2 prec. 10.2

08:45 Francia Fiducia consumatori cons. 97.0 prec. 97.0

10:00 Eurozona Discorso Draghi (BCE (Toronto: BCE.TO - notizie) )

10:00 Italia Fiducia consumatori cons. 101.0 prec. 101.1

10:00 Italia Fiducia imprese cons. 109.1 prec. 109.1

14:30 Stati Uniti Ordinativi beni durevoli m/m cons. -1.4% prec. 4.4%

16:00 Stati Uniti Audizione Yellen (FED)

16:15 Stati Uniti Discorso Bullard (FED)

16:30 Stati Uniti Scorte petrolio EIA cons. 3.0m prec. -6.2m

19:30 Stati Uniti Discorso Evans (FED)

22:35 Stati Uniti Discorso Mester (FED)

EURUSD

La moneta unica continua a mantenersi in territorio laterale con area pivotale a quota 1.12 e sensibile aumento della volatilità. L’andamento del cambio EURUSD è passato rapidamente da quota 1.1280 in inizio settimana fino a quota 1.12, salvo poi passare in area 1.1220 in apertura dei mercati europei nonostante il rimbalzo cui si assiste già dalle prime battute. L’attesa è concentrata sui dati americani del pomeriggio e sulle parole dei banchieri centrali oltreoceano che potrebbero influenzare leggermente la direzionalità del cambio riportandolo sotto area 1.12 qualora fosse confermato l’outlook di rialzo dei tassi.

GBPUSD

La sterlina inglese prova a rimbalzare nella giornata di ieri mettendo a segno un breve storno tecnico da quota 1.29 fino in area 1.30, salvo poi ritracciare già a partire dalle prime ore di contrattazioni in Europa in area 1.2990. Le prospettive sul cable saranno condizionate dalla serie di dati statunitensi e dai discorsi dei banchieri centrali in area Stati Uniti attesi fino alla tarda serata di oggi e che potrebbero confermare il rafforzamento del biglietto verde con ulteriore spinta del cable verso 1.2950.

USDJPY

Tornano le vendite sullo yen giapponese che torna a scambiare in area 100.70 in apertura dei mercati europei positivi e nonostante una sessione asiatica che ha visto l’indice Nikkei della borsa di Tokyo chiudere in rosso del 1.31%. L’andamento del cambio USDJPY è anche legato al miglioramento dell’outlook sulle quotazioni petrolifere in stabilizzazione prima della conclusione del meeting informale dell’OPEC ad Algeri e dei dati sulle scorte. Forte attesa anche per la carrellata di dati negli Stati Uniti e dei discorsi di diversi esponenti della FED che potrebbero confermare la tendenza al rialzo dell’impostazione sui tassi FED entro fine dell’anno contribuendo a dare ulteriore spinta a USDJPY.

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