Yahoo Finanza Figli maggiorenni: possono essere a carico?
Domanda:
Buongiorno Egr. Dott. Guido Gazzola, ho un figlio maggiorenne STUDENTE PRIVO di reddito a mio carico (sono divorziata), ora eredita un immobile che diventerà per lui prima casa: dovrà fare il 730 o unico? Potrà continuare ad essere a mio carico perchè non ha reddito da lavoro e non affitta l'immobile? l'imu/tasi dovrà pagarla come 2a casa? Lui potrebbe chiedere la residenza e vivere in questo alloggio: può rimanere a mio carico se non convive con me e non ha redditi? In questa casa vorrebbe vivere la nonna chiedendo la residenza: mio figlio dovrà pagare imu/tasi come 2a casa? Per l'isee per le tasse universitarie farà comulo con la pensione della nonna? Potrà rimanere a mio carico o comunque la pensione della nonna deve essere calcolata anche se i redditi sono ben separati e indipendenti? Grazie. Saluti cordiali.
Risposta dell'esperto:
Le domande poste sono purtroppo di quotidiana attualità, nell’intento di individuare una corretta e lecita pianificazione fiscale familiare. Vediamo come dirimere la matassa.
Il figlio della gentile lettrice, stante l’assenza di reddito, non dovrà compilare né il modello Unico, né il modello 730, se l’abitazione ereditata è situata in altro comune, o se prenderà la residenza lì, o ancora se il reddito fondiario (la rendita catastale rivalutata) dell’unica casa è comunque sotto i 500 euro. Se si trasferirà nella nuova casa, inoltre, pagherà le imposte immobiliari, IMU Tasi e Tari (ma l’anno prossimo ci sarà una “Local Tax” unica ancora da decifrare) come prima casa, altrimenti come seconda.
I figli, d’altro canto, sono una delle poche categorie di persone che, ai sensi della normativa fiscale italiana, possono rimanere a carico dei genitori anche se maggiorenni e non conviventi (si pensi agli studenti fuori sede), a condizione che il loro reddito complessivo non superi i 2.840,51 euro. Pertanto anche da questo punto di vista non sembrano esserci ostacoli, se non quello di dichiarare il nucleo familiare di appartenenza, cioè con la mamma.
Più complesso il discorso relativo al nuovo Isee: poiché il figlio maggiorenne se a carico e senza figli può essere “attratto” dal nucleo familiare del genitore anche se non convivente, si ritiene che possa costituire nucleo con la mamma, facendo ovviamente confluire ai fini del calcolo i suoi redditi e patrimonio con quelli del genitore, e tenendoli invece separati da quelli della nonna.
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