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Finanziamenti pubblici: a luglio i partiti passano all'incasso

Via libera dell'Ufficio di presidenza della Camera a una tranche da 56 milioni di euro: solo i grillini rinunciano

Parlamento (Fotolia)

L'ufficio di presidenza della Camera ha dato il via libera ai rimborsi elettorali per i partititi e i movimenti politici, per il 2013. Quindi, è il momento di spartirsi la somma di 56,3 milioni di euro: restano fuori dalla grande spartizione solo i grillini, che non ne hanno fatto richiesta e che rinunceranno quindi a 4 milioni di euro. Una scelta coerente, e programmatica.

I partiti attualmente rappresentati alla Camera dei deputati quindi si spartiranno 48 milioni sui 56,3, una quota che comprende la prima rata per le spese sostenute per le elezioni per l'Assemblea di Montecitorio ma anche le Regionali di Sicilia, Lazio, Lombardia, Molise, Friuli Venezia Giulia e Val d'Aosta. Non mancano nemmeno le rate relative alle legislature regionali ancora in corso e l'ultima per le Europee del 2009. Come si spartiranno i finanziamenti?

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Il Pdl porta a casa 18,6 milioni, il Pd ne incassa 18 milioni. Poi la Lega con 5 milioni e 479 mila euro; Udc con 3 milioni e 111 mila euroScelta Civica incassa 1 milione e 351 mila euro; Sel 1 milione e 123 mila euro, Fratelli d'Italia 442 mila e 868 euro.
 
Insomma i partiti saranno anche in continua tribolazione, tra larghe intese e correnti interne, ma quando si tratta di  finanziamento pubblico hanno le idee molto chiare: dopotutto, un tentavo grillino di sospendere la rata dei rimborsi di luglio è stato bocciato una settimana fa.

Per far capire che aria tira, perfino una mozione sull'istituzione di una  commissione di studio sul tema, voluta da Sel, era stata bocciata, nella stessa occasione, lo scorso 17 luglio.

 Insomma, le larghe intese valgono sui soldi. I partiti quindi incassano questa sostanziosa tranche , e poi se ne riparla sulla promessa varia ed eventuale di tagli alla politica, su cui però si attende il solito ddl svuotato di contenuti e da attuare quando si avrà voglia

Nel frattempo, ha commentato Grillo, «i partiti si tengono i soldi: 91.354.339 euro». Lo stesso passaggio infatti avverà al Senato, per un tetto massimo di finanziamenti di 91 milioni di euro.


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