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Fine 2017 nel segno della cautela: da monitorare il settore oil

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Pietro Origlia con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari.

L'indice Ftse Mib ha difeso nuovamente l'area dei 22.000, senza tuttavia registrare grande slancio rialzista in seguito. Cosa si aspetta per queste sedute che ci traghetteranno al nuovo anno?

E' una fine di 2017 all'insegna della cautela sui principali mercati azionari che, dopo aver messo da parte la Riforma Fiscale USA, tornano a concentrarsi sia sul settore bancario sia sulle prossime mosse che verranno messe in campo delle varie Banche Centrali.

Sul mercato delle valute rimane forte l'EURO che nei confronti del DOLLARO si porta nei pressi degli 1.19, oltre cui si potrebbero andare a testare i top degli ultimi 3 mesi in area 1.195.

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Nei confronti dello YEN invece l'euro si conferma oltre i 134.40 che rappresentano la parte alta del trading range registrato negli ultimi mesi.

Tra le materie prime top degli ultimi 3 anni per il RAME, mentre il PETROLIO, in scia all'attentato dell'oleodotto in Libia, si porta in direzione della soglia dei 60 dollari al barile, i massimi degli ultimi 2 anni.

Arrivando a dare uno sguardo a Piazza Affari cambia, veramente poco rispetto alla scorsa settimana, con il Ftse Mib che passa di mano sui 22.200 punti, sempre a metà strada tra i primi supporti situati sulla soglia dei 22mila punti e le prime resistenze di breve in area 22.500 punti.

Operativamente sarà solo con l'uscita da questo box che il FTSE Mib invierà un segnale chiaro.

Nella seduta di ieri Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) sono stati gli unici due bancari che hanno perso terreno. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Trend ribassista confermato per il titolo UNICREDIT che dopo aver perso i supporti posti sui 16.30 euro, potrebbe proseguire la sua debolezza in direzione dei 15,50 euro e a seguire dei 15,20 euro.

Situazione leggermenre diversa per INTESA SANPAOLO che, grazie alla tenuta dei 2.75 euro, ha evitato una prosecuzione delle vendite.

Al rialzo primi segnali di forza arriverebbero solo con il ritorno oltre i 2.95 euro.

Visti i recenti movimenti del petrolio, quali strategie suggerisce per due protagonisti del settore oil come ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ?

Il buon momento dei prezzi del PETROLIO ha avuto un impatto positivo sull'intero settore di riferimento.

Nello specifico prosegue il recupero sia di ENI, che col superamente dei 14.30 euro avrebbe un primo target sui 14,50 e a seguire 14.75 eeuro, che di SAIPEM. Quest'ultimo, con sei sedute consecutive al rialzo, sembrerebbe pronto a testare la forte resistenza situata sui 3.95 euro.

Tra le utilities qual è la sua view su A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) ed Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) ? Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

La debolezza partita nella seconda parte del mese di dicembre ha riportato il titolo A2A a contatto con i primi importanti sostegni posti in area 1.54 euro, dove dovrebbe materializzarsi un rimbalzo delle quotazioni.

Situazione identica per ENEL che con la tenuta dei 5.20 euro eviterebbe una continuazione delle vendite in direzione dei 5.10 euro e a seguire dei 5 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino nell'ambito della sua operatività? A quali consiglia di guardare ora?

Tra i titoli interessanti segnalo RETELIT (Francoforte: EAEN.F - notizie) , il cui movimento dovrebbe spingersi in direzione dei massimi del 2007 posti in area 1.80 euro.

A seguire AUTOGRILL (Milano: AGL.MI - notizie) con conferme oltre area 11.60 euro, ed infine AMPLIFON (Londra: 0N61.L - notizie) che dopo aver superato i 13 euro pone le basi per un ritorno sui suoi massimi in area 13.70 euro.

Buon trading

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