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Finger lime, il nuovo caviale scoperto da due italiani

Il finger lime è un frutto esotico, un limone di origine australiana, dalla forma cilindrica e dalla polpa in forma di perline trasparenti. (Credits - Flickr/Susie Wyshak)
Il finger lime è un frutto esotico, un limone di origine australiana, dalla forma cilindrica e dalla polpa in forma di perline trasparenti. (Credits – Flickr/Susie Wyshak)

Una cena al ristorante e un’illuminazione che si trasforma in business. E’ quello che è successo a due giovani italiani in vacanza in Australia, quando una sera hanno ordinato un piatto sconosciuto, ma dal nome attraente: finger lime.

Il finger lime è un frutto esotico, un limone di origine australiana, dalla forma cilindrica e dalla polpa in forma di perline trasparenti. Insomma, dà l’idea del caviale ed è stato quello – oltre al gusto – ad attirare l’attenzione di Jacopo Dominissini, 27 anni, bocconiano, Andrea Sebastiano Sarli, 24 anni, giardiniere.

Tornati in Italia, i due hanno messo in campo un capitale iniziale di 10mila euro, ma per un progetto a lungo termine. I quattro inizialmente hanno cercato di capire se il finger lime già ci fosse qui da noi, poi ne hanno importato una piccola quota dall’Australia e l’hanno testata in alcuni ristoranti. A quel punto, siamo nel 2015, si sono aggiunti all’avventura anche Martina Cottino, 27 anni, esperta in internazionalizzazione delle picccole e medie imprese del territorio e Marcello Cividini, 70 anni, food hunter, chef e docente al Politecnico di Milano.

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Abbiamo studiato come importarlo e come strutturare la startup. Ai primi di dicembre 2015 si è aggiunta anche Martina, la mia fidanzata, poi sotto Natale abbiamo scritto a Marcello, visto che era già esperto di finger lime: lui l’aveva scoperto in Australia e già lo importava ma in piccole quantità per poi usarlo nei suoi piatti. Cividini ci ha invitato nella sua residenza sul lago di Como e ci ha offerto l’opportunità di unire le nostre competenze, per me e Martina economiche, per Andrea di natura botanica, per lui gastronomiche e alchimistiche, volte a creare nuovi gusti in cucina” racconta Dominissini.

Ma cosa è il finger lime? “In Australia il finger lime è raro perché è rimasta una pianta selvatica per migliaia di anni e solo negli ultimi due o tre decenni è stato coltivata, ma non è comunque molto diffusa sulle tavole” dice Jacopo. E, ora, la startup è partita e il finger lime sta iniziando a conquistare anche le tavole italiane.

“La cosa più interessante è che abbiamo creato il consorzio italiano di Finger Lime, di cui Marcello Cividini è presidente, che al momento conta diversi produttori in varie località: Francofonte in Sicilia, Lamezia Terme in Calabria, Latina nel Lazio. Lo scopo è quello di produrre finger lime italiano e soprattutto di offrire ai produttori il know how, le piante e la motivazione per cominciare” continua Dominissini. Ma quanto costa il finger lime? Al momento la società lo vende a 150 euro al kg, ma se invece di essere importato verrà prodotto qui il prezzo potrebbe calare, mentre al dettaglio il prezzo è sui 4,90 euro per 20 grammi.