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Fondi azionari globali, la settimana scorsa deflussi record per 29,5 miliardi dollari

LONDRA (Reuters) - Riscatti record sui fondi azionari globali nella settimana al 26 agosto, secondo i dati Bank of America Merrill Lynch, a conferma dell'allarme che i mercati e l'economia cinesi hanno suscitato nel resto del mondo.

I deflussi per 29,5 miliardi di dollari, inclusi 19 miliardi usciti in un solo giorno, sono i maggiori dall'inizio della serie storica nel 2002, superando anche le uscite generate dal collasso di Lehman Brothers nel 2008.

I fondi comuni azionari hanno visto defluire 24 miliardi di dollari, gli Etf 6 miliardi. L'emorragia per 19 miliardi in un solo giorno il 25 di agosto è la seconda più grande dal 2007, anno in cui hanno iniziato ad essere disponibili dati di flussi giornalieri comparabili.

La preoccupazione per la salute dell'economia cinese e gli sforzi di Pechino per contenere le turbolenze della borsa innescate dopo la svalutazione dello yuan hanno mandato a picco gli indici di Shanghai, zavorrando i mercati di tutto il mondo. Il rimbalzo successivo è stato pronunciato ma non viene ancora registrato dai dati BAML.

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I riscatti hanno colpito soprattutto i fondi azionari emergenti che hanno visto uscire 10,5 miliardi, il maggiore deflusso dal gennaio 2008. I prodotti specializzati in equity Usa hanno perso 12,3 miliardi, l'ammontare più grande delle ultime 16 settimane, mentre i fondi che investono nella borsa di Tokyo hanno perso 3,3 miliardi.

Di converso i monetari sono stati sottoscritti per 22 miliardi e i prodotti che investono in metalli preziosi per 1,1 miliardi, i massimi da gennaio.

Le stastistiche sono coerenti con quelle diffuse dall'Institute of International Finance (IIF) che mostrano, per lo stesso periodo, il maggiore deflusso dai mercati emergenti da metà 2013, quando la Federal Reserve segnalò un'imminente salita dei tassi per poi fare subito marcia indietro.

Secondo IIF gli investitori hanno riscattato 8,7 miliardi dalle borse emergenti. Per BAML 3,6 miliardi sono usciti da quelle sviluppate, il primo segno negativo delle ultime quindici settimane e il maggiore da ottobre dell'anno scorso.

Deflussi per 11,7 miliardi sull'obbligazionario, il più grande dal giugno 2013, con punte sul reddito fisso emergente e ad alto rendimento ("high yield").

Da inizio anno, secondo BAML, l'azionario emergente ha perso 48,4 miliardi e quello sviluppato è stato sottoscritto per 48,9 miliardi.