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Forex, dollaro si rafforza dopo dati su lavoro Usa che suggeriscono altra stretta Fed

Una donna conta banconote da un dollaro statunitense

NEW YORK/LONDRA (Reuters) - Il dollaro si rafforza, dopo che il numero di richieste di disoccupazione negli Stati Uniti ha mostrato un mercato del lavoro forte che, insieme ad altri dati che evidenziano una crescita del costo del lavoro, suggeriscono che la Federal Reserve manterrà più a lungo dei tassi di interesse elevati.

Il numero di cittadini che hanno presentato nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti è calato ancora la scorsa settimana, evidenziando un mercato del lavoro ancora forte. Un altro rapporto del dipartimento del Lavoro ha mostrato che il costo del lavoro è cresciuto molto più velocemente di quanto stimato in precedenza nel quarto trimestre.

L'euro scivola, in seguito alla pubblicazione di alcuni dati che hanno mostrato che l'inflazione nella zona euro non è così alta come temuto dagli investitori, sebbene rimanga elevata. L'inflazione è scesa all'8,5% dall'8,6% di gennaio grazie al calo dei prezzi dell'energia.

L'indice del dollaro, un paniere delle principali valute commerciali, sale dello 0,469%, mentre l'euro perde lo 0,5% a 1,0612 dollari.

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La sterlina viene frenata dai commenti del governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey, che ha affermato che "nulla è deciso" sui futuri aumenti dei tassi, inducendo i trader a ridurre le scommesse su un aumento dei tassi. La sterlina è scambiata a 1,1954 dollari, registrando un calo dello 0,64%.

Lo yen giapponese si indebolisce, cedendo lo 0,35%, mentre il dollaro australiano e quello neozelandese rallentano dopo i forti guadagni di ieri, trainati dai dati sulla produzione cinese.

Lo yuan cinese offshore guadagna lo 0,59% a 6,9192 dollari per dollaro.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)