Forex, dollaro stabile su timori tetto debito Usa, sterlina volatile dopo dati inflazione
SINGAPORE/LONDRA (Reuters) - Il dollaro rimane appena al di sotto dei massimi di due mesi sul protrarsi dei negoziati sul tetto del debito degli Stati Uniti, mentre la sterlina si deprezza dopo i dati sull'inflazione britannica, più forti del previsto.
L'indice del dollaro, che traccia il rapporto tra la valuta statunitense e le sei principali controparti, è rimasto poco mosso a 103,51, vicino ai 103,65 di ieri, il massimo da marzo.
L'impasse sui negoziati per il tetto del debito statunitense ha contribuito a risollevare il dollaro, anche se potrebbe portare a un default e spingere gli Usa in recessione, poiché gli investitori ritengono che questa eventualità potrebbe significare guai peggiori per l'economia globale.
Il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvertito che il governo federale potrebbe non avere più denaro sufficiente per le spese già dal 1° giugno, aumentando il rischio di default.
I dati economici più forti del previsto e le dichiarazioni da falco dei rappresentanti della Federal Reserve hanno fornito ulteriore sostegno al dollaro, mentre i mercati rivalutano le precedenti scommesse sui tagli dei tassi statunitensi nel corso dell'anno.
Lo strumento FedWatch mostra che i mercati stanno valutando una probabilità del 27% di un rialzo di 25 punti base a giugno, dopo l'aumento di un quarto di punto della Fed all'inizio del mese.
Gli investitori attendono nuovi segnali sulle prospettive di politica monetaria dai verbali della riunione di maggio della Fed, previsti in giornata.
In Europa l'euro guadagna lo 0,11% a 1,0778 dollari e la sterlina lo 0,1% a 1,24105 dollari, dopo un rialzo fino allo 0,44% a 1,247 dollari, in una reazione impulsiva alla notizia che l'inflazione britannica ha rallentato molto meno di quanto i mercati si aspettassero, alimentando le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi da parte di Bank of England.
"Non è possibile indorare la pillola: si tratta di un dato terribile che distingue il Regno Unito dalle altre principali economie sviluppate per il fatto di avere un problema di inflazione più serio", hanno detto gli analisti di Mufg in una nota ai clienti.
Secondo gli analisti di Mufg, la valuta britannica dovrebbe essere sostenuta da una traiettoria di rialzo dei tassi, ma c'è la possibilità che l'ampiezza della divergenza dell'inflazione britannica metta a repentaglio la credibilità della politica monetaria e costringa a rialzi dei tassi, indebolendo la crescita e compromettendo la performance della sterlina.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Andrea Mandalà)