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La fragilità del mercato non permette ancora sonni tranquilli

Il timido recupero messo a segno nella seduta di giovedì scorso dalle Borse europee ha avuto vita breve, visto che le vendite sono tornate a fare capolino nell'ultima giornata della scorsa settimana. Venerdì gli indici del Vecchio Continente hanno terminato gli scambi in rosso, con il Ftse100 che ha limitato i danni ad un frazionale calo dello 0,08%, mentre il Cac40 e il Dax30 sono scesi rispettivamente dello 0,32% e dello 0,41%.

Segno meno anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 22.092 punti, con un calo dello 0,51%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 22.278 e un minimo a 22.011 punti.
Negativo anche il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l'indice delle blue chips ha perso il 2,07% rispetto al close del venerdì precedente.

Ftse Mib: la discesa prosegue. Il focus è ora sui 22.000 punti

Sulla scia delle vendite già accusate durante l'ottava precedente, il Ftse Mib ha continuato a scivolare verso il basso, dopo aver tentato nelle prime due sedute della settimana di riportarsi al di sopra dei 22.500 punti. Un tentativo però fallito che ha spinto le quotazioni anche poco al di sotto di area 22.000 nella sessione di mercoledì, con un ritorno a ridosso dei 22.100 in chiusura di settimana.

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La struttura tecnica del mercato ha subito un evidente deterioramento da inizio mese e ciò è confermato anche dall'incapacità mostrata dall'indice di dare vita ad una reazione degna di nota, malgrado la lunga serie di sedute negative.

Le speranze di assistere ad una ripresa sono affidate ora alla tenuta del supporto a 22.000/21.800 punti, visto che un cedimento di tale soglia aprirà le porte ad ulteriori scenari ribassisti.
Sotto la fascia di sostegno appena segnalata proseguirà la discesa del mercato che difficilmente sarà arginata dal supporto intermedio dei 21.500 punti, con proiezioni successive verso i 21.300 prima e i 21.000 punti in un secondo momento.

Con la tenuta di area 22.000/21.800 il Ftse Mib potrà tentare un recupero che dovrà fare prima i conti con l'ostacolo dei 22.2250/22.300 punti prima e in seguito quello dei 22.500/22.600 punti. Solo oltre quest'ultimo livello diventerà più credibile la ripresa del mercato con obiettivo i massimi dell'anno in area 23.000/23.100 punti.
Al superamento di questa soglia si assisterà ad una prosecuzione degli acquisti verso i 23.500 in primis e in seguito in direzione dell'importante resistenza in area 24.000.

I market movers in America

Sul fronte macro Usa l'agenda sarà piuttosto snella visto che in agenda troviamo solo il Superindice che ad ottobre dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,3% rispetto al calo dello 0,2% precedente.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà alla Germania dove sarà reso noto l'indice dei prezzi alla produzione che ad ottobre è visto in positivo dello 0,2% in confronto allo 0,3% di settembre.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) corso della giornata sono previsti i discorsi di vari membri della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , mentre nel pomeriggio è prevista l'audizione al Parlamento europeo del presidente Mario Draghi.

I dividendi in agenda a Piazza Affari

A Piazza Affari staccano il dividendo diverse blue chips e si tratta di: Atlantia (EUREX: 1683373.EX - notizie) (0,57 euro), Banca Mediolanum (0,2 euro), Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (0,37 euro), Recordati (0,42 euro), Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (0,13 dollari) e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) (0,074263 euro).

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