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Frasi sessiste contro Azzolina al Senato: la polemica

REUTERS/Remo Casilli
REUTERS/Remo Casilli

Mattinata movimenta in Senato durante la quale il senatore di Forza Italia Giuseppe Moles si è reso protagonista con una uscita poco felice sulla ministra Lucia Azzolina. Durante il question time in Aula il senatore, nonché docente universitario, ha posto degli interrogativi sulla ministra e la sua credibilità, paragonando quest’ultima alla verginità.

“Le ricordo, signor Ministro, che la scuola ha bisogno di credibilità e di serietà. E la credibilità è come la verginità: è facile da perdere, difficile da mantenere, ma impossibile da recuperare, signor Ministro” ha detto Moles, secondo quanto riportato nel resoconto stenografico consultabile sul sito del Senato. Le parole del senatore sono state seguite anche da alcuni applausi che però non hanno coperto il disdegno da parte del resto dell’Aula.

I deputati e le deputate del M5S sono immediatamente intervenuti in difesa della ministra, recentemente messa sotto scorta per gli insulti e le minacce ricevuti negli ultimi mesi: “Tutta la nostra solidarietà alla ministra Lucia Azzolina, che oggi al Senato ha dovuto ancora una volta ascoltare parole volgari e sessiste. È sempre inaccettabile che qualcuno pronunci frasi sessiste, ma lo è ancor più quando a farlo è un eletto al Parlamento alla presenza della ministra dell’Istruzione, già fatta bersaglio di minacce e affermazioni volgari e violente”.

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GUARDA IL VIDEO - Chi è Lucia Azzolina

Non possiamo più credere alle sue parole, troppe sono state negli ultimi mesi le contraddizioni in cui lei, ministro, è caduta e che hanno generato confusione e l’impossibilità di garantire agli studenti della scuola italiana statale e paritaria la continuità didattica». E’ con queste parole pesanti come la pietra (l’età della pietra) che il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Giuseppe Moles, 53 anni, docente universitario, si è rivolto alla ministra Lucia Azzolina durante il question time al Senato.

Solo a fine mattinata, quando ormai la polemica era diventata infuocata, sono arrivate le scuse del senatore: “Ho parlato con la ministra Azzolina e ho spiegato: mi riferivo alla credibilità della scuola. Il sessismo, il genere, non c'entrano nulla. E' il M5s che strumentalizza. Ho parlato con la ministra Azzolina e le ho assicurato che mi riferivo alla scuola. Ho aggiunto, nel caso lei avesse pensato mi riferissi a lei, di accettare le mie scuse. Lei mi ha detto che ha capito. Caso chiuso”.