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Ftse Mib: è tardi per comprare, ma ancora presto per vendere

L'ultima seduta scorsa settimana si è conclusa in calo per le Borse europee che hanno visto il Ftse100 arretrare dell'1,1%, seguito dal Cac40 e dal Dax30 che sono scesi rispettivamente dello 0,22% e dello 0,17%.

Le vendite hanno avuto la meglio anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 22.229 punti, in calo dello 0,23%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 22.302 e un minimo a 22.210 punti.
Positivo il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l'indice delle blue chips ha guadagnato il 2,08% rispetto al close del venerdì precedente.

Ftse Mib su nuovi top dell'anno: le attese nel breve

In avvio di settimana il Ftse Mib è riuscito a smarcarsi dalla fase laterale che lo teneva imbrigliato, rompendo al rialzo la soglia dei 22.000 punti. I corsi si sono spinti a segnare nuovi massimi dell'anno senza però riuscire a violare la soglia dei 22.300 punti che è stata messa sotto pressione per ben quattro sedute consecutive.

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Inutile dire che una prosecuzione dell'uptrend è da condizionare proprio alla violazione di area 22.300, superata la quale si assisterà ad un test della resistenza successiva a 22.500 punti. Se il Ftse Mib riuscirà ad avere ragione anche di questo ostacolo si assisterà ad ulteriori progressi in direzione dei 22.800 punti prima e in seguito verso la soglia psicologica di area 23.000.

La mancata rottura di area 22.300 potrebbe favorire dei ripiegamenti che troveranno un primo supporto sui 22.000 punti. Sotto tale soglia il Ftse Mib scenderà verso i 21.800/21.700 per poi andare a testare il sostegno dei 21.500 punti, da cui dovrebbero ripartire gli acquisti.
Se ciò non dovesse accadere saranno da mettere in conto ripiegamenti più ampi verso i 21.300 punti prima e i 21.000 in un secondo momento.

L'impostazione del mercato si conferma indubbiamente rialzista, ma riteniamo che i margini al rialzo si stiano progressivamente riducendo, motivo per cui potrebbe rivelarsi rischioso aprire nuove posizioni long sui livelli attuali. Al contempo non ci sono ancora segnali di cedimento da parte del Ftse Mib, quindi è bene non anticipare la chiusura delle posizioni rialziste in essere e ancor più l'apertura di eventuali short.

I market movers in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana si segnala la chiusura del mercato azionario giapponese per festività.
Sul fronte macro Usa sarà diffuso l'indice Nahb che in riferimento al mese di settembre dovrebbe attestarsi a 67 punti, in calo dai 68 di agosto.

In Europa sarà reso noto il fato finale dell'inflazione di agosto che dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,3%, in linea con la lettura preliminare e in rialzo rispetto al calo dello 0,5% precedente. Per la versione "core", depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, si stima una variazione positiva dell'1,2% su base, in linea con la lettura preliminare e con l'indicazione definitiva del mese precedente.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) ed STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) nella misura di 0,4 euro nel primo caso e di 0,06 dollari nel secondo.

A presentare i conti del primo semestre di quest'anno saranno B&C Speakers, Mid Industry Capital (Milano: MIC.MI - notizie) e Giglio Group.

Lunedì prenderà il via, per concludersi il 28 settembre, l'offerta pubblica di vendita delle azioni Pirelli, fino ad un massimo di 350 milioni di titoli, corrispondenti al 35% del capitale.

Da segnalare che lunedì doBank entrerà a far parte del Ftse Mid Cap Index dal quale uscirà invece Safilo.

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