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Ftse Mib alle prese con una forte barriera: i titoli in e out

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia sul profilo pubblico Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) : @gianvitodangelo

L'indice Ftse Mib ha raggiunto i massimi di inizio gennaio da cui però è stato fermato, tornando verso area 19.500. Quanto è probabile la rottura dei top nel breve?

Come dicevamo una settimana fa, quando il Ftse Mib si trovava sostanzialmente sui livelli attuali, è difficile al momento che vengano superati i massimi dell'anno. Tutta l'area compresa tra i 19.500 e i 19.800 è un ostacolo insormontabile e il motivo è anche semplice, visto che Piazza Affari ha sempre il famoso deficit di forza relativa.
Fino a quando i mercati americani non segneranno nuovi massimi storici, sarà difficile per il Ftse Mib superare lo scoglio dei top di gennaio.

Il nostro mercato è comunque ancora tonico perchè quando segna nuovi minimi non accelera mai al ribasso, quindi non vende i minimi e questo vuol dire che non intervengono nuovi investitori in ottica short e questo è già un aspetto importante.
Bisogna però anche riconoscere che sopra i massimi precedenti non entrano al momento nuove posizioni long, per cui per ora il Ftse Mib è ancora qui e se da una parte probabilmente non crollerà, dall'altra non farà nuovi massimi di periodo.

Sarà importante vedere come si comporteranno i listini americani, perchè se dovesse terminare questa piccola riflessione dei prezzi che dura ormai da diverse sedute.
A Wall Street un primo tentativo di segnare nuovi massimi si è avuto venerdì scorso, ma non c'è stato un breakout convincente dei massimi stessi.

Anche se i listini americani dovessero segnare nuovi massimi rispetto a quelli di venerdì scorso, abbiamo comunque i massimi storici che sono un po' lontani. Per il Ftse Mib quindi sarà difficile superare area 19.700/19.800 se l'S&p500 non tornerà stabilmente al di sopra dei 2.400 punti,
Con la prima seduta di marzo sono stati segnati nuovi record storici in quest'area, ma da allora l'indice è solo sceso.
Al momento la nostra view sul Ftse Mib non è long, ma solo in ottica di breve periodo.

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Tra i bancari oggi Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) sta provando a rimanere a galla, mentre si mostra più debole Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) . Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Unicredit stranamente è meglio impostato dell'indice Ftse Mib, mentre di solito è il contrario. Con la seduta di venerdì scorso il titolo a segnato nuovi massimi del mese ed è andato decisamente sopra i top di febbraio e sta provando a raggiungere in area 15,4 euro i massimi dell'anno.

La volatilità è bassa e questo è senza dubbio un bene, per cui l'idea è di avere una view di breve long su Unicredit perchè quello che si è visto tra gennaio e febbraio sembra a tutti gli effetti un ritracciamento.
Anche nel breve periodo sembra che il titolo stia provando a riprendere il trend di lungo periodo che ovviamente rimane long, per cui siamo in qualche modo al di fuori della flag di gennaio/febbraio.

Anche Intesa Sanpaolo è molto ben impostato perchè il titolo si rtrova al di sopra della trend di breve di gennaio/febbraio che era short. Sembra che il mercato stia comprando massimi perchè abbiamo avute tre barre di espansione degne di nota da inizio marzo, con delle aree di ritracciamento contenuto.
Sembra che Intesa Sanpaolo sia diretto verso il target naturale in area 2,56/2,57 euro e ogni tipo di ribasso o ritracciamento sarebbe da comprare.

ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) quest'oggi risente ancora del calo del petrolio, mentre sta reagendo Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) . Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

La scrollata sul petrolio è stata davvero pesante anche se in effetti in area 55 dollari al barile c'era una bella resistenza ma il mercato si era sempre comportato bene. Ad un certo punto in una sola giornata la scorsa settimana ha lasciato sul parterre oltre il 5% e ora l'idea è che nel brevissimo il trend è short, ma si dovrebbe riaddrizzare sopra i 52/53 dollari.

Parlando di Saipem, vediamo che i minimi di febbraio su cui il titolo aveva fatto un pattern molto pulito al momento stanno tenendo, per cui nel breve ci sarà qualcuno che sui massimi della seduta di venerdì scorso sta provando ad andare long.

Questo è un tentativo che ci sta, anche se guardando il trend da gennaio ad oggi non possiamo non riconoscere che è ribassista. La media mobile a 20 periodi ha fatto da resistenza nel mese di febbraio per cui al momento su Saipem non mi porrei degli obiettivi troppo ambiziosi.
Tutta l'area compresa tra 0,423 e 0,432 euro è un'area di target, per cui al momento posso essere long di breve, ma rimango short in ottica di medio periodo.

ENI va sempre comprato sui supporto e venduto sulle resistenze, tenendo presente che su questo titolo funzionano bene le resistenze statiche, cioè le cifre tonde.
Quello attuale non è un livello eccezionale e tracciando una trendline tra i minimi di febbraio e il movimento realizzato a marzo, notiamo che ENi ha generato un hammer che al momento non ha dato risultati positivi.

Il titolo ha violato massimi, ma ora sta provando ad attaccare minimi e questo in ottica long non va bene, per cui sui prezzi attuali non azzarderei ad aprire posizioni long. Se però l'area tra i 14,3 e i 14,5 euro venisse comprata, i massimi di oggi potrebbero diventare da domani in poi una linea importante in ottica long quantomeno nel breve periodo, con primi target a 15,2/15,25 euro.

Il titolo avrebbe il suo naturale e fisiologico supporto sulla cifra tonda dei 14 euro dove passano i minimi di febbraio, la media mobile a 200 periodi e bollinger inferiore, senza dimenticato che il mese scorso qui è stato fatto un pattern grafico. L'idea, se non succede nulla di nuovo fino a fine seduta, è quella di andare a comprare ENI in area 14 euro.

Fca si mantiene al momento al di sopra di area 10 euro. Valuterebbe un acquisto del titolo sui prezzi attuali?

Fca è molto ben impostato e da svariati mesi è inserito in un trend perfettamente long, con medie ordinate al rialzo e sequenze positive. Ora il titolo sta facendo un ritracciamento complesso e ha ignorato la media mobile a 20 periodi. Fca sta testando la bollinger inferiore a 50 periodi che non tocca dal 9 novembre scorso e ritengo che quella dei 10,16/10,15 euro sia un'ottima area per provare ad andare long da domani in poi con primo target i massimi più vicini a 10,6 e più in alto i massimi di periodo in un'area compresa tra 10,96 e 11,08 euro.

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