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Ftse Mib ancora a caccia di direzionalità: le attese nel breve

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib ha vissuto una settimana speculare alla precedente, con l’indice Ftse Mib riportatosi a poca distanza dai 17.000 punti. E’ credibile una rottura al rialzo di questo livello nelle prossime sedute?

Piazza Affari ha tanta voglia di trovare una direzionalità, dopo le ultime sei settimane di paralisi laterale successive al nuovo minimo dell’anno. E dai grafici giornaliero e settimanale questa direzionalità potrebbe essere verso l’alto, pur con la necessaria cautela.

Sopra il massimo della scorsa ottava a 16.950 di Ftse Mib potremo assistere ad un attacco al massimo relativo di 17123 punti, con primo obiettivo la resistenza della media a 24 periodi settimanale a 17330 ed eventuale estensione verso 17450 e soprattutto 18mila-18055 circa. Il superamento di quest'ultimo livello farebbe scattare una ulteriore accelerazione rialzista, con obiettivo di medio le resistenze mensili tra 18690 e 19075 circa.

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Viceversa attenzione alla perdita dei supporti giornalieri tra 16530-16200 e 15970 che potrebbe causare un ritorno, anche parziale e nel breve improbabile, verso i minimi dell’anno, tra 15500 e poco sopra i 15mila punti.

Venerdì scorso tra i bancari sono scesi in controtendenza Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Banco Popolare dopo il doppio massimo relativo da manuale dell’analisi tecnica tra il 2014 e l’estate 2015 poco sopra i 12 euro, ha deciso di continuare la tradizione di fragilità del comparto bancario italiano. Col recente nuovo crollo da vendite ha toccato area 1.756 euro, seguito da un forte rimbalzo tecnico a 2.72 e dall’attuale fase di incertezza laterale tra 2.08 e 2.27 circa, in attesa di sviluppi direzionali. Comprare una piccola quota sopra 2.21 e 2.32 euro, da accumulare a 2.13 euro, con stop sotto 1.975 euro e profit a 2.50-2.70 euro.

Banca Popolare di Milano nell’estate del 2015 aveva illuso gli investitori portandosi per qualche tempo sopra la quota psicologica di 1 euro, dopo un forte recupero dai miseri valori centesimali degli anni precedenti.
La mancata conferma sopra tale valore ha fatto scaturire una nuova ondata di vendite, tipiche dell’inglorioso settore bancario, con nuovo minimo recente a 0.332 euro, rimbalzo tecnico poco sopra 0.45 euro e attuale fase di incertezza intorno a 0.37 circa. Entrare con una piccola quota sopra 0.39 e 0.40 euro, da accumulare a 0.378 con stop sotto 0.36-0.3420 e profitto a 0.45-0.47 euro.

In chiusura della scorsa ottava ENI e Saipem si sono messi in evidenza tra le blue chips facendo meglio dell’indice di riferimento. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

Eni si trovava addirittura da alcuni anni in un ampio e lungo movimento laterale tra 12.50 e 18.40 euro circa. A luglio 2014 ha effettuato una falsa rottura della parte superiore formando nuovi massimi relativi in zona 20.40 euro, seguito da una inversione ribassista sino al nuovo minimo relativo a 10.93 con recente rimbalzo poco sotto i 15 euro e attuale fase incerta intorno ai 13.60 circa. Entrare sopra 13.85 e 14 euro con una quota, accumulo a 13.60 euro, stop sotto 12.90 e profit tra 16 e 16.80 euro.

Saipem è stata protagonista di un rialzo percentualmente molto redditizio che ha visto il titolo quasi quadruplicare il proprio valore in pochi anni, per poi crollare in maniera tragica, tra notizie societarie molto negative e aumento di capitale con relativa rettifica del prezzo. Dalla mancata rottura dei 5 euro sui massimi del 2012 abbiamo assistito ad un massacro che ha visto solo recentemente il formarsi di una base in area 0.2828-0.30 euro, con attuale fase di rimbalzo laterale tra 0.44 e 0.34 circa. Entrare con una quota sopra 0.4210 euro, da accumulare a 0.4010 e 0.3940 con stop sotto 0.3830 euro e profit tra 0.48 e 0.50 euro.

Venerdì scorso nel settore del lusso YNap si è distinto con un bel rialzo, mentre ha perso terreno Moncler. Quali strategie operative ci può suggerire per questi due titoli?

Yoox Net-a-porter dopo aver segnato nuovi recenti massimi, ha avuto un momento di crisi, sino all’attuale fase di ripresa. Infatti dopo il recente nuovo massimo storico a 36.78 euro, il titolo ha effettuato una profonda correzione a 19 euro, con attuale rimbalzo verso 28.80-28.30 circa. Entrare con una piccola quota sopra 29 euro, da accumulare a 27.80 e 27.30-27.10 con stop totale sotto 26 euro e profitto a 33-35 euro.

Moncler si è comportata male dopo il collocamento, per poi stupire con un mega balzo una volta toccato un nuovo minimo storico, seguito da un'altra fase di ribasso e rimbalzo. Infatti dopo il debutto a 14.40 euro in un paio di settimane scarse ha toccato il massimo di 16.60 euro, per poi scendere al minimo storico di 10.01 euro, con balzo verso il nuovo massimo storico a 19 euro, seguito dal recente crollo quasi verticale a 11.30 e dall’attuale rimbalzo verso la zona 16-14 euro, in attesa di una più chiara direzionalità. Entrare con una piccola quota sopra 15.85 e 16.15 da accumulare a 15.45-14.95 euro, con stop sotto 14.40 euro e profitto a 18-19 euro.

In caso di recuperi del mercato quali sono i titoli che potrebbero fare meglio di altri? A quali consiglia di guardare nel breve?

Monitoriamo con attenzione: SALVATORE FERRAGAMO, UNICREDIT, UNIPOL.

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