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Il Ftse Mib deve allontanarsi in fretta dai supporti

Il Ftse Mib deve allontanarsi in fretta dai supporti

Diversamente da quanto accaduto ieri quando la giornata si è conclusa im maniera contrastata, quest'oggi le Borse europee sono riuscite a guadagnare terreno all'unisono. A fine sessione a salire sul podio è stato il Ftse100 che ha messo a segno un rialzo dell'1,59%, seguito dal Cac40 e dal Dax30 che hanno guadagnato entrambi lo 0,57%.

Un recupero ancora insufficiente: i prossimi target per il Ftse Mib

In positivo anche Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 16.236 punti, con un vantaggio dello 0,66%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 1.6327 e un minimo a 16.145 punti.
L'indice ha avviato gli scambi già in salita e dopo aver provato a violare la soglia dei 16.300 punti si è riportato in direzione di area 16.200. Gli spunti positivi delle ultime due sedute, favoriti dalla tenuta del supporto a 16.000 punti, sono ancora insufficienti per mettere al riparo dal rischio di nuove vendite.

Sarà importante ora una riconquista di area 16.500, oltre la quale il Ftse Mib potrà proseguire al rialzo in direzione dei 17.000/17.100 punti da cui è stato respinto in avvio di settimana.
La mancata riconquista di area 16.500 potrebbe favorire nuovi ripiegamenti con il rischio che sia messa sotto pressione la soglia supportiva e psicologica dei 16.000 punti. Negativo sarà l'abbandono di questo livello che aprirà le porte ad una prosecuzione del ribasso verso i 15.500 punti, sotto cui sarà inevitabile un approdo in area 15.000, ossia sui minimi dell'anno.

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Il mercato ha ancora chance per un recupero nel breve, ma sarà importante allontanarsi quanto prima dall'area supportiva dei 16.000 punti che potrebbe fungere da catalizzatore nel breve, sollecitando nuovi interventi da parte dei ribassisti.

I market movers in America e in Europa

Per domani sul fronte macro Usa è atteso il dato relativo alla bilancia commerciale che con riferimento al mese di giugno dovrebbe mostrare un saldo negativo di 42 miliardi di euro, in peggioramento rispetto al rosso di 41,14 miliardi di maggio.

Ben più rilevante sarà il report sul mercato del lavoro che a luglio dovrebbe mostrare un tasso di disoccupazione invariato al 4,9%, mentre il numero di nuovi occupati nel settore non agricolo è atteso a 180mila unità, in frenata rispetto alle 287mila di giugno.

In Europa si guarderà alla Germania dove saranno diffusi gli ordini all'industria per i quali a giugno si prevede una variazione positiva dello 0,5%, in rialzo rispetto alla lettura invariata di maggio.

I titoli da monitorare a Piazza Affari

A Piazza Affari presenteranno i risultati del primo semestre Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) , insieme ad alcune società a piccola e media capitalizzazione e si tratta di Banca Carige (Dusseldorf: -BJ51.DU - notizie) , Creval, ERG (Londra: 0MHC.L - notizie) , Emak (Londra: 0N9O.L - notizie) , Exprivia (Stoccarda: IW7.SG - notizie) , Nice (Milano: NICE.MI - notizie) , Openjobmetis (Francoforte: 30515276.F - notizie) , PanariaGroup, Servizi Italia, ACSM-AGAM, Snai (Londra: 112031.L - notizie) e Zucchi.

Sotto i riflettori Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che oggi a mercati chiusi ha diffuso i risultati del primo semestre, archiviato con un utile netto in rialzo del 2,6% a 158,1 milioni di euro, mentre i proventi operativi sono cresciuti dell'1,9% a 839,1 milioni di euro.

Banca Popolare dell'Emilia Romagna invece nel primo semestre ha riportato un utile netto in calo da 73,2 a 64,7 milioni di euro, mentre l'utile dell'operatività corrente al loro delle imposte è sceso da 115,6 a 92,9 milioni di euro.

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