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Ftse Mib esposto a nuovi rischi (-2,2%): spunti su vari titoli

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Carlo Corradin, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib continua a perdere terreno avvicinandosi progressivamente ai recenti minimi toccati in area 15.000. Cosa si aspetta nel breve a Piazza Affari?

Il Ftse Mib aveva una quota di supporto a 15.825 e un sostegno successivo a 15.630 punti e proprio in questa fascia di prezzo si concentravano le speranze di un'interruzione della correzione che invece sembra proseguire.

Il movimento di rimbalzo innescatosi a fine giugno ha perso slancio e una conferma al di sotto dei 15.630 punti aprirà le porte ad un nuovo test dei recenti minimi in area 15.000.
Solo con un ritorno al di sopra dei 15.630 punti si potrà spostare l'attenzione sui 16.270/16.290 punti, area di resistenza dove l'indice si è appoggiato a metà giugno e dove ha trovato un ostacolo qualche giorno fa.

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Quali sono le sue previsioni per l'indice Eurostoxx50 e per l'S&P500?

Se l'indice Ftse Mib si è fermato in corrispondenza della resistenza creatasi a metà giugno, l'Eurostoxx50 è riuscito ad andare oltre questi livelli salvo poi scendere nuovamente sotto gli stessi.

L'abbandono di area 2.810/2.800 di fatto conferma la tendenza negativa, anche se meno pronunciata rispetto a quella del Ftse Mib. Siamo in ogni caso in presenza di un segnale negativo che costringe a spostare l'attenzione verso i 2.700 punti, ossia in direzione degli ultimi minimi.
Con un ritorno al di sopra dei 2.810/2.800 punti si potrà confidare in un riavvicinamento di area 2.900, al superamento della quale potremmo considerare passato il grosso della fase negativa.

In America l'S&P500 è arrivato quasi a chiudere il gap lasciato aperto tra il 23 e il 24 giugno scorsi. La chiusura del 23 giugno era stata a 2.113 e venerdì scorso l'indice ha segnato un massimo a 2.108 per poi chiudere a 2.103.
L'S&P500 si trova comunque al di sopra dei 2.060/2.064 punti che è già un ottimo livello e in avvicinamento di area 2.100/2.120 siamo in piena resistenza e di conseguenza scattano le prese di profitto.

La rapidità con cui l'S&P500 ha recuperato è sintomatica e si capisce che il cigno nero avuto con il voto sulla Brexit è più un problema europeo, toccando solo in parte gli Stati Uniti.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) e di Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) ?

Banca Popolare di Milano sta tentando un consolidamento in area 0,345/0,344 euro. C'è una forte resistenza a 0,389 euro, massimi intraday dal 27 giugno scorso in poi, per cui urge una conferma sopra quest'area di prezzo, in mancanza della quale il supporto citato prima rimarrà sotto pressione e si rischierà una rottura dello stesso.

Aprire posizioni su questi livelli è molto rischioso, perchè il trend è palesemente negativo e non si vedono segnali di inversione della tendenza in atto. Ci sarebbero margini interessanti di recupero per Banca Popolare di Milano, ma il rischio è molto alto.

Banco Popolare non offre grandi segnali e segnaliamo in area 2,17/2,18 euro un primo livello da varcare per poter sperare in un cambio almeno momentaneo della tendenza o per l'attivazione di un rimbalzo degno di nota.
Tra i due bancari citati è senza dubbio Banco Popolare quello impostato peggio dal punto di vista grafico.

Nel comparto del lusso qual è il suo giudizio su Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) e YNap? Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Salvatore Ferragamo ha messo a segno un discreto rimbalzo, anche se con volumi non eccezionali. Con una conferma al di sopra dei 18,7/18,8 euro il titolo potrebbe avviare un tentativo di chiusura del gap-down creatosi in seguito al referendum sulla Brexit.
Se sarà confermata oggi la rottura del supporto a 18 euro, allora sarà probabile un nuovo ripiegamento verso i recenti minimi tra i 17,5 e i 17,25 euro.

YNap aveva recuperato decisamente bene dopo l'affondo post Brexit, ma ieri ha ripiegato con decisione e purtroppo con forti volumi di scambio. Consiglio di fare attenzione perchè sotto i 20 euro diventerà molto probabile un riavvicinamento di area 19,2/91 euro.
Quello che mi fa pensare sono i volumi che hanno alimentato ieri la discesa, visto che questo non è sicuramente un buon segnale.

Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) sta provando a riposizionarsi al di sopra dei 3 euro. Valuterebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?

L'area dei 3 euro ha retto abbastanza bene nella prima parte post Brexit con il titolo che ha reagito fermandosi con dei massimi a 3,24/3,25 euro, prima di tornare a perdere nuovamente terreno.
Serve una conferma sopra i 3,25 euro, oltre cui azzarderei un acquisto su Mediaset che sui supporti di fatto è stato acquistato. Oltre i 3,25 euro il titolo potrà aprirsi spazi verso i 3,4/3,45 euro.

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