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Ftse Mib: i prossimi step al ribasso. I titoli buoni e cattivi

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Bruno Moltrasio, trader professionista e titolare del sito www.brunomoltrasio.eu al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L’indice Ftse Mib ha violato il supporto dei 22.800 punti da lei segnalato nell’ultima intervista. Come cambia lo scenario del mercato e quali le prospettive per le prossime sedute?

Prima di vedere cosa ci può attendere nelle prossime sedute, ci sembra utile ripercorrere brevemente gli step che hanno portato allo sciacquone di ieri che, per molti investitori è sicuramente giunto come una doccia fredda.
Nell’ultimo intervento (per la relativa analisi e grafico i lettori possono cliccare qui ) avevamo ipotizzato una prosecuzione del rialzo con obiettivo finale in area 24.000.
Unica minaccia ad ulteriori spinte rialziste sopra i 23.100 punti era costituita dalla trendline dinamica che aveva accompagnato l’ultima gamba rialzista.

Se vediamo cosa è successo nelle ultime sedute, il Ftse Mib dopo avere rotto la resistenza statica a 22.850 punti, come avevamo ipotizzato sulla spinta delle rassicurazioni del Presidente della BCE, è andato a cozzare contro la trendline dinamica, senza tuttavia riuscire a superarla. Da qui sono partite le prese di profitto importanti che in due sedute hanno riportato l’indice in area 22650.

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In sostanza, e riassumendo, abbiamo assistito ad un falso breakout dell’area 22.800-22.900 punti, con i prezzi che sono arrivati a 23.130 punti, per poi tornare rapidamente sotto 22.800.
In considerazione della candela settimanale che si sta sviluppando e salvo difficili sorprese della seduta odierna, possiamo affermare che la resistenza ha tenuto e che si possa ora assistere alla correzione ipotizzata due settimane fa. Il primo supporto che incontrerà l’indice nella discesa sarà con molte probabilità l’area 22.150.

La media mobile che sorregge il rialzo passa in area 21.800 e questo livello dovrebbe arrestare la discesa anche in considerazione del successivo supporto in area 21.600.
Dunque il quadro di fondo resta sempre lo stesso già ipotizzato in precedenza e, fino a che non verrà violata l’area 21.800-21.600 il rialzo non sarà compromesso.

Massima attenzione, dunque, alla tenuta dei livelli segnalati che i lettori, come di consueto, possono vedere graficamente cliccando qui .

Nelle ultime giornate Bper Banca e Banco BPM sono stati oggetto di una forte volatilità. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Se andiamo ad analizzare un grafico settimanale possiamo notare che Bper Banca ha violato la parte inferiore dell’estenuante laterale in cui è inserita dallo scorso gennaio, e tale livello era posto in area 4.15- 4,20 euro.
Dopo la violazione al ribasso, il titolo ha effettuato un forte movimento verso l’alto ed è rientrato all’interno della congestione, di conseguenza non attueremmo momentaneamente nessuna strategia su questo titolo in quanto il breakout della congestione non è stato ancora confermato. Ci aspettiamo per Bper Banca un approdo in area 4.50.

Anche per Banco BPM abbiamo assistito nelle sedute passate ad un forte movimento ribassista. Già nei precedenti interventi, quando il titolo quotava sopra 3 euro, avevamo fatto notare come lo stesso si preparasse alla rottura ribassista di tale livello.

Tale movimento si è momentaneamente arrestato sul sopporto statico in area 2,70 e il titolo sta ora rimbalzando vigorosamente, grazie all’esito positivo ottenuto, per il ricorso in materia di NPL, dal presidente del parlamento europeo Tajani.

Potremmo pertanto assistere ad un rimbalzo di Banco BPM verso area 2.95 euro e anche 3 euro, compatibilmente con le condizioni generali del mercato.

Telecom Italia continua a scivolare verso il basso e non più tardi di ieri STM ha subito una pesante battuta d’arresto. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Telecom Italia ha rotto importanti supporti statici posti in area 0,73-0,74 euro e pensiamo che non sarà difficile vederlo prossimamente su livelli quali 0,70-0,69 euro. Alla luce di ciò, la risposta alla sua domanda è che riteniamo preferibile evitare di posizionarsi al rialzo su questo titolo.

STM deve scaricare un fortissimo ipercomprato e quella a cui stiamo assistendo potrebbe verosimilmente essere soltanto la fase iniziale di una correzione più importante. Nel breve potremmo vedere il titolo in area 18,10 euro, di conseguenza anche in questo caso non apriremmo posizioni rialziste.

In ottica difensiva consiglierebbe di puntare su due utilities come Enel e Snam? Quali sono i livelli da seguire per entrambi?

Anche per questi due titoli, nonostante si tratti di utilities, sembra ci sia correzione in vista, soprattutto considerata la forte candela di espansione ribassista di ieri. Occorre considerare che pur trattandosi di titoli cosiddetti difensivi, gli stessi seguono comunque la sorte dell’indice di riferimento.

Pertanto se il Ftse Mib si avvia a continuare la correzione in atto, anche questi due titoli potrebbero risentirne, seppure in misura minore rispetto a titoli a più alto beta (come STM ad esempio).
Per Enel attenderemmo area 5,20 euro, valutando solo allora la situazione tecnica del titolo, prima di effettuare eventuali acquisti, mentre per Snam l’area ottimale si attesta a 4,22 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino nella sua operatività? A quali consiglia di guardare in particolare ora?

Un titolo sul quale si potrebbe pensare ad un buy è Buzzi Unicem. Il titolo ha configurazione rialzista di breve-medio termine, ha testato nelle sedute appena passate l’importante supporto, che ha tenuto, in area 22,65 euro. Di conseguenza si potrebbe valutare un acquisto in area 23 euro con stop sulla violazione di 22,40 euro. Il target del successivo movimento al rialzo potrebbe essere l’area 24,45 euro.

Anche Generali Assicurazioni potrebbe essere interessante. Il titolo è inserito all’interno di una configurazione triangolare e sta testando il supporto a 15.50 euro. La tenuta di questo livello potrebbe spingere i prezzi alla rottura dei massimi posti fra 16 e 16.10 euro.
Naturalmente attenzione alla violazione ribassista del supporto in area 15.25 euro, nel qual caso eventuali posizioni rialziste andrebbero senz’altro chiuse.

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