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Ftse Mib: nuove vendite in arrivo? Spunti su varie blue chips

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib ha perso terreno ieri dopo i rialzi dell'ultima settimana seguiti alla positività espressa a dicembre. Come valuta l'attuale situazione del mercato e quali sono le sue previsioni nel breve?

Nell'intervista della scorsa settimana avevamo indicato per il Ftse Mib un primo target in area 19.800/20.000, e i corsi si sono fermati proprio in corrispondenza dei 19.800, avviando da lì una flessione.
A questo punto se l'indice delle blue chips riuscirà a mantenersi al di sopra dei 19.300 punti è probabile che nelle prossime ore torni a imboccare la via dei guadagni. In caso contrario la discesa proseguirà verso area 19.070/19.000 e la violazione di questa soglia aprirà le porte ad ulteriori ribassi con target i 18.450 punti.

Un immediato ritorno degli acquirenti porterà il Ftse Mib a testare nuovamente i massimi della scorsa settimana, con successivo approdo in area 20.000. Prima di intervenire sul mercato attenderei di vedere l'evoluzione delle prossime ore, andando ad impostare di conseguenza una strategia long o short in base alla tenuta o violazione del supporto citato prima a 19.300 punti.

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Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore ieri Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) è stato il più penalizzato dalle vendite, mentre si è difeso meglio Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) . Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Unicredit è ritornato al di sotto di area 2,7 euro dopo essere stato incapace di riposizionarsi al di sopra dei 2,76 euro, livello violato ma non riconquistato in maniera stabile. Le quotazioni sono state trattenute in range tra i 2,904/2,95 e i 2,7 euro violati ieri, e ora è probabile attendersi ulteriori cali verso i 2,3 euro.

A chi volesse intervenire short su Unicredit ora consiglierei di fissare uno stop loss a 2,92 e un obiettivo a 2,3 euro. Con la violazione dei massimi della congestione citata prima si avranno ulteriori rialzi con target a 3,15 e a 3,35 euro, avendo cura di fissare uno stop loss sui livelli attuali.

Intesa Sanpaolo è riuscito a violare al rialzo i 2,5 euro ma non è stato in grado poi di proseguire al rialzo, tornando così verso il basso. La discesa sotto il supporto dei 2,5 euro a mio avviso non offre un buon punto di ingresso per posizioni short. Valuterei piuttosto una strategia al ribasso sotto 2,4 euro, con target a 2,3 euro prima e a 2,15 euro in seguito, con stop loss a 2,5 euro.
Qualora Intesa Sanpaolo dovesse tornare al rialzo, si potrà acquistare su violazione dei 2,6 euro con obiettivo i 2,7/2,75 euro

Fca ieri ha guadagnato ancora terreno spingendosi poco sopra i 10 euro. Consiglierebbe di acquistare il titolo sui livelli attuali o è tardi per intervenire?

Fca si sta avvicinando progressivamente ai massimi del 2015 e sul daily è un po' difficile un buon ingresso. Al ribasso si può intervenire sui minimi della candela di ieri a 9,79 euro, con stop loss a 10,26 euro e target a 9 euro, livello che nel 2015 è stato particolarmente segnato dalle violazioni.
Al rialzo Fca si può comprare alla rottura dei massimi di ieri a 10,26 euro, con stop a 9,79 euro e obiettivo i massimi del 2015 a 10,66 euro.

Nel settore oil come valuta l'attuale impostazione di ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Su ENI proverei ad entrare al ribasso, per quanto l'operazione sarebbe un po' rischiosa, con stop loss a 15,9 euro e take profit a 14,6/14,5 euro, segnalando un secondo target a 14 euro.
La violazione dei massimi autorizzerà l'apertura di posizioni long con stop sui livelli attuali e obiettivo a 16,7 euro.

Più chiaro invece lo short su Saipem per il quale suggerisco un intervento al ribasso a 0,53 euro, con target a 0,44 euro e stop loss a 0,57 euro. Su questo titolo la mia view è ribassista, ma in caso di ritorno degli acquisti con la violazione dei massimi si avrà un primo target a 0,65 euro. C'è da dire che in caso di rottura di quest'ultimo livello Saipem avrà campo libero fino a 0,88 euro, per cui avrà possibilità di salire anche con molta più volatilità.

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