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Ftse Mib di nuovo in bilico: quali rischi nel breve?

Ftse Mib di nuovo in bilico: quali rischi nel breve?

Chiusura contrastata oggi per le Borse europee che hanno risentito dell'assenza della piazza londinese e di quella americana, rimaste chiuse per festività. Gli indici si sono mossi in un range piuttosto ristretto, con volumi di scambio inferiori alla media. A fine sessione il Dax30 è salito dello 0,21%, mentre il Cac40 ha ceduto un frazionale 0,08%.

Diverso il discorso se ci si sposta a Piazza Affari che vissuto una seduta un po' a sè, sganciandosi dall'andamento degli altri mercati, condizionata dal rischio di elezioni anticipate in Italia. Il Ftse Mib si è fermato a 20.783 punti, con un ribasso del 2,01%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 21.169 e un minimo a 20.742 punti.

Supporto a rischio per il Ftse Mib

L'indice delle blue chips, che ha perso terreno per la quarta seduta consecutiva, ha avviato gli scambi in calo e dopo aver bucato la soglia psicologica dei 21.000 punti, è sceso poco al di sotto di area 20.800, corrispondente ai minimi intraday del 18 maggio scorso.

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La rottura confermata di questo livello aprirà le porte ad ulteriori ripiegamenti nel breve e un primo supporto lo possiamo individuare in area 20.500. Se questa soglia di prezzo non sarà in grado di arginare la spinta ribassista, allora bisognerà mettere in conto flessioni più ampie verso i 20.000/19.950 punti, dove verrà chiuso un gap-up lasciato aperto nelle ultime giornate di aprile.

Un pronto ritorno al di sopra di area 20.800 potrebbe favorire un recupero dei corsi, come già accaduto poco più di 10 giorni fa. In tal caso il primo obiettivo sarà in area 21.000, superata la quale si guarderà prima ai 21.200/21.250 punti e in seguito alla soglia dei 21.500 punti.

Oltre questo ostacolo il Ftse Mib potrà tornare a mettere nel mirino i massimi dell'anno raggiunti di recente in area 21.800, oltrepassata la quale ci sarà spazio per un test della psicologica a 22.000 punti.
L'evoluzione delle ultime ore e i livelli raggiunti dal Ftse Mib impongono non poca cautela ora, visto che è elevato il rischio di nuovi sviluppi ribassisti, con un occhio sempre rivolto alle novità che potrebbero giungere dal fronte politico.

I market movers in America e in Europa

Per domani sul fronte macro Usa oltre all'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa si conosceranno i redditi personali che ad aprile dovrebbero salire dello 0,4% rispetto allo 0,2% di marzo. Le spese per consumi sono attese in rialzo dello 0,4% dopo la lettura sulla parità del mese precedente, mentre l'indice PCE core dovrebbe aumentare da -0,1% a +0,1%.

In agenda anche l'indice S&P Case-Shiller che a marzo dovrebbe mostrare un rialzo del 5,8% su base annua, rispetto al 5,9% della lettura precedente.
Da segnalare un discorso di Lael Brainard, membro della Federal Reserve.

In Europa si conoscerà l'indice relativo alla fiducia economica che a maggio dovrebbero salire da 109,6 a 110,1 punti, mentre quello della fiducia delle imprese è visto in aumento da 2,6 a 3 punti e l'indice della fiducia servizi rimanere invariato a 14,2 punti. Per il dato finale dell'indice della fiducia dei consumatori a maggio si prevede una conferma della rilevazione precedente a -3,3 punti.

In Germania sarò diffuso il dato preliminare dell'inflazione che a maggio dovrebbe attestarsi sulla parità, in linea con la lettura di aprile, al pari di quanto previsto per l'indice armonizzato dei prezzi al consumo.
In Francia si guarderà al dato finale del PIL del primo trimestre che dovrebbe salire dello 0,3%, in linea con la lettura precedente, mentre l'indice della fiducia dei consumatori a maggio è atteso in rialzo da 100 a 101 punti e le spese per consumi ad aprile dovrebbero salire dello 0,7% rispetto al calo dello 0,4% di marzo.

I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnalano i risultati del primo trimestre di K.R. Energy e sono in agenda le assemblee di Exor, Dmail Group e Tiscali (Londra: 0LLP.L - notizie) per l'approvazione dei dati di bilancio dell'ultimo esercizio.

Da seguire l'asta dei BTP con scadenza nel 2022 per un importo tra 2,5 e 3 miliardi di euro, mentre quelli con scadenza nel 2027 saranno collocati per un ammontare tra 2,25 e 2,75 miliardi. In asta anche i CCTeu con scadenza nel 2024 per un importo tra 1,25 e 1,75 miliardi di euro.

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