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Ftse Mib ondeggia sulla parità: sguardo su Enel e Telecom

Mattinata ondivaga quella che si è vista oggi sui mercati europei: dopo un avvio in territorio positivo non si è potuto evitare un cambio di rotta che, a metà mattinata ha spinto gli indici verso un calo generalizzato per poi tornare al segno più (alle 13.40 il Ftse Mib segnava +0,04%). Poco prima delle 13, infatti, Piazza Affari viaggiava a -0,12% (22.542 punti) in sintonia con il resto degli indici europei. Il Dax, infatti non andava oltre il -0,08% e il Ftse 100 a -0,26%. Unica eccezione il Cac 40 a +0,05%.

L'indice Zew

L'attenzione in mattinata è stata rivolta alla lettura dell'indice Zew relativo alle attese per l'economia tedesca: i numeri hanno confermato un calo a 17,8 punti su febbraio rispetto ai 20,4 di gennaio, calo che, però, non è stata tanto drastico come le previsioni degli esperti ferme a 16. In diminuzione anche le cifre relative all'indice sulle attuali condizioni economiche: da un precedente 95,2 punti di gennaio si è scesi a 92,3. Resta comunque un outlook positivo sul futuro economico della nazione, fanno sapere dall'Istituto Zew, nonostante il recente cambio dell'atmosfera presente sui mercati, spinti verso un ribasso nelle ultime settimane. Una positività, quella espressa nell'outlook dello Zew che si concentra in particolare per i prossimi 6 mesi, anche grazie ad un più ampio miglioramento della situazione a livello globale anche sul fronte dei consumi. La conferma, paradossalmente, arriva proprio dal fatto che le cifre relative alle attese sono migliori rispetto a quelle riferite alla situazione attuale.

Telecom e Enel (Londra: 0NRE.L - notizie)

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Per quanto riguarda Piazza Affari, osservate speciali sono Enel e Telecom.

La prima infatti ha reso nota la firma su un accordo per il primo impianto di storage in Germania con l'operatore eolico tedesco, Enertrag, e la società svizzera di soluzioni di accumulo energetico, Leclanché. Si tratta di un impianto a batterie a ioni di litio da 22 MW a Cremzow, nello stato del Brandeburgo. Valore dell'operazione, la cui chiusira è prevista per la fine dell'anno: 17 milioni di euro. Il progetto si inserisce all'interno del più ampio piano per lo sviluppo delle componenti principali, in particolare le batterie, che saranno di supporto alla transizione energetica verso le rinnovabili. Da un punto di vista contrattuale la nuova struttura farà capo alla Spv, una società-veicolo a sua volta in mano per il 90% di Egp Germania e per il restante 10% di Enertrag. L'impianto permetterà alla rete una maggiore stabilità dal momento che, in caso di aumento della domanda, a supporto della frequenza in calo entrerà in funzione la batteria che poi si ricaricherà sia quando la domanda, in calo permetterà un successivo aumento della frequenza attraverso l'integrazione con i parchi eolici di Enertrag. Poco prima delle 13, il titolo seguiva le sorti di un Ftse Mib in calo (Enel registrava un passivo dello 0,08%) in seguito ad una mattinata in terrotitorio positivo (alle 12 era in progresso dello 0,44%) dopo una seduta, quella di ieri caratterizzata invece da una forte pressione causata dalla notizia del taglio, da parte degli analisti di Hscb del rating Buy, diminuito a Hold con un parallelo taglio anche del target price che da 5,80 è sceso a 5,20 euro.

Altra protagonista della mattinata è Telecom la cui giornata è caratterizzata dagli acquisti e da un rialzo che poco prima delle 13 arrivava a +2,44%. A favorire l'ottimismo l'attesa per il 7 marzo, giorno di pubblicazione del piano industriale al 2020 ma anche le prospettive di cessione di Persidera, società controllata al 70% da Telecom e al 30% da Gedi.

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