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Ftse Mib. Parola d'ordine: aggrappati ai 22020

Una situazione molto particolare quella che si è vissuta nelle ultime due settimane sui mercati internazionali. Tutto è nato, come spesso accade, al di là dell'oceano con una serie di dati macro che hanno rafforzato l'idea di un cambio di rotta più repentino di quanto immaginato, per le politiche economiche della Fed. Ma sullo sfondo c'è anche altro. La panoramica di Antonio Landolfi Trader Master presso la Trading Room Academy

Una situazione molto particolare quella che si è vissuta nelle ultime due settimane sui mercati internazionali. Partiamo ad esaminare la situazione del panorama italiano e del relativo indice.

“Aggrappati ai 22020!” E’ questa la parola d’ordine sul nostro mercato che come tutti gli altri ha vissuto 2 settimane da incubo che hanno messo a dura prova anche i supporti più lontani, forse gli ultimi per mantenere intatto l’up-trend di lungo periodo senza sprofondare velocemente in una correzione non solo molto più ampia, ma soprattutto molto prolungata. Movimenti che hanno comunque lasciato dei segni più o meno profondi sui diversi mercati che quindi ora si trovano con diverse modalità di reazione. Proprio dall’entità della reazione possiamo stabilire lo stato di salute dei diversi listini.

Il nostro mercato ha veramente “ballato” pericolosamente con i supporti fondamentali tanto che il 22020 indicato nell’ultimo articolo come supporto importantissimo è stato rotto solo nell’intra-day, ma le chiusure sono avvenute sempre al di sopra. Pericolo scongiurato allora? Verrebbe da chiedersi. Purtroppo non siamo assolutamente fuori pericolo in quanto il rimbalzo messo a segno dal future sul nostro indice FTSE MIB 40 dopo l’interessamento dei minimi si è fermato quasi esattamente sul ritracciamento del 50% di Fibonacci passante a 22880. Per potersi definire fuori pericolo avrebbe bisogno di superare in sequenza i 23000 ed i 23200 punti e solo in quel caso cominceremo a pensare alla grande. Fintantoché però ciò non avviene, visto anche l’approssimarsi della importante tornata elettorale, il pericolo che venga nuovamente messa sotto pressione l’area dei minimi è ancora presente e sarebbe evitata solo se nel prossimo possibile ritracciamento l’area dei 22415 rimanesse inviolata. In caso invece di contatto con l’area di supporto, ancora una volta sarà fondamentale la tenuta dei 22020 e meglio ancora come al solito in caso di rottura dello stesso e un suo immediato riassorbimento. Proprio a tali modalità rimandiamo per tentare di cavalcare una tendenza rialzista. Quindi saremo long o al superamento dei 23200 con stop i 22800 o aspetteremo l’eventuale rottura dei 22000 e compreremo la sua eventuale riconquista con stop il minimo della rottura. Nello stesso tempo il sell è ottimale in area 23000 con stop 23200 e target 22400.

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Quali sono a questo punto, i titoli degni di nota?

Con queste premesse anche gli acquisti sui titoli devono essere mirati a quelli che hanno ingressi precisi e con stop limitati perché è molto importante in questi frangenti abbassare il rischio. Pertanto meritano il buy: Cattolica buy 9,07, stop 8,88, target 10,70; Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) buy 98,70, stop 96,30, target nuovi massimi; Fineco buy 8,76, stop 8,44, target 10,14; Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) buy 15,18, stop 14,98, target 15,80; Intesa buy 2,93, e 2,84, stop 2,75, target la rottura dei 3,25; Leonardo buy 8,60, stop 8,38, target 9,90; Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) buy 25,88, stop 25,70, target 28,92; Recordati (Londra: 0KBS.L - notizie) buy 30,70, stop 29,60, target 34,50; Sias buy 13,77, stop 13,38, target 15,80. Se possibile starei ancora lontano dalle utility.

Allargando la visuale al resto del Vecchio Continente, e nello specifico al Dax quale situazione si prospetta per gli investitori?

Il sell-off dei mercati non ha certo risparmiato il mercato tedesco anzi, come temuto, è stato quello che a tratti ha subito più ferocemente la morsa dei ribassisti andando quasi a sfiorare il livello di non ritorno assoluto rappresentato dagli 11895 con ultimo filtro 11863. La maggiore debolezza del future sul DAX è fin troppo evidente da 2 semplici considerazioni di analisi tecnica spicciola: è l’unico future che staziona al di sotto della sua media mobile a 200 periodi daily e come se non bastasse il rimbalzo dai minimi ha raggiunto con grande difficoltà anche solo il 38,2% di ritracciamento di Fibonacci.

A questo punto è quasi obbligata l’idea di preferire i sell su questo future al raggiungimento del livello di 12750 con stop 12860 per un target almeno a 12222. Livello di 12750 fin troppo evidente sui grafici per la confluenza di più elementi di resistenza. Gli eventuali acquisti passano solo dalla tenuta del supporto dei 12060 e la successiva riconquista dei 12450.

La situazione dei titoli è lo specchio della difficile situazione dell’intero listino tanto che i buy si limitano ai titoli: Deutsche Bourse buy 97,6, stop 94,4, target 105; Deutsche Post (IOB: 0H3Q.IL - notizie) buy 36,8, stop 36,15, target 39,70; Lufthansa (Xetra: LHAB.DE - notizie) buy 22,80 e 20,20, stop 19,80, target 28,20.

Impossibile non citare Wall Street e, magari, dare un'occhiata anche ai titoli degni di un Buy o eventualmente, di un Sell.

Paradossalmente sembra più in forma proprio il mercato artefice della “tempesta perfetta” appena scatenata. Infatti pur essendo andata un po’ oltre di quanto prospettato, la correzione ha avuto la capacità di un pronto recupero a dimostrazione di una solidità ancora potenzialmente intatta. La figura delle ultime 2 settimane unita all’entità del rimbalzo dai minimi, lascia aperta la possibilità di raggiungere il vero target- resistenza per il future sull’S&P 500. La tenuta del livello passante a 2668 e la successiva rottura dei 2745 (in chiusura daily) permetterà il raggiungimento dei 2804 che sono la vera resistenza spartiacque fra nuovi massimi o una nuova, anche se diluita nel tempo, fase discendente. Per il momento rimanderei l’operatività su questo future solo dopo i test dei livelli indicati di supporto e resistenza.

Sui mercati americani in questo momento farei stranamente attenzione al titolo Amazon e mi terrei alla larga dal titolo Biogen (NasdaqGS: BIIB - notizie) . E’ possibile il buy sul titolo Cisco System che ha buy 40,90, stop 40,20, target 46,40 e sul titolo Visa (Xetra: A0NC7B - notizie) buy 116, stop 111, target 126.

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