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Ftse Mib: poco spazio nel breve, ma nel lungo termine è buy

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of Global Markets, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Come valuta l'attuale situazione delle Borse e cosa si aspetta in particolare a Piazza Affari dopo la rottura di area 22.000 da parte del Ftse Mib?

Gli indici azionari americani continuano ad aggiornare i loro massimi storici e sembra avere ancora benzina per salire. A detta di tutti quello in atto è il secondo bull market più longevo nella storia di Wall Street dopo quello avuto nel 1987-2000. E' anche il secondo bull market con il maggior guadagno percentuale, perchè dal minimo l'indice S&P500 ha messo a segno un rialzo di circa il 270%.

Pensavo che l'area dei 2.500 punti sarebbe stata un'importante resistenza anche a livello numerico, mentre il mercato continua a salire in maniera abbastanza costante, con una volatilità pressocchè minima se si esclude qualche seduta di agosto. Il Vix sta tornando verso i minimi trovandosi ora a quota 10, quindi l'idea è che il mercato vada comprato.

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Mi aspetto che l'S&P500 continuerà a salire dopo la rottura dei 2.500 punti, mentre a Piazza Affari il Ftse Mib ha un'importante resistenza in area 22.700/22.800 che potrebbe essere il target del movimento in atto.
Personalmente non comprerei più di tanto visto che i margini di upside ora sono ridotti rispetto al passato. In generale però ritengo che Piazza Affari sia sempre un mercato da comprare, quindi in caso di storni vedrei delle buone opportunità per nuovi ingressi al rialzo.

La view resta positiva, anche se gli storni sono possibili, ma vanno comprati specie a Piazza Affari, dove la situazione delle banche sembra risolta. A ciò si aggiunga che il PIL italiano ha sorpreso al rialzo e il profit earnings del nostro è ancora molto basso. Se dovesse tornare un po' di fiducia anche a livello politico, Piazza Affari potrebbe crescere ancora tanto, visto che ha margini di apprezzamento molto ampi nel lungo periodo.
Nell'immediato l'area dei 22.700/22.800 dovrebbe frenare l'ascesa dei corsi, ma ricordo che gli storni dovrebbero essere comprati, visto che il mercato è impostato molto bene al rialzo.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) offrono ancora opportunità di acquisto sui livelli attuali?

Intesa Sanpaolo è a ridosso dei massimi del 2017 segnati ieri a 2,95 euro. L'area dei 3 euro potrebbe anche frenare la salita e a chi è già in posizione consiglio di mantenere i long, mentre a chi è fuori suggerisco di valutare nuovi acquisti alla rottura dei 3 euro con stop a 2,8 euro e target a 3,5 euro.
In alternativa si potrà attendere un ritracciamento almeno in area 2,6 euro prima di puntare nuovamente su Intesa Sanpaolo.

Anche Unicredit è a poca distanza dai massimi di quest'anno, ma per comprare attenderei la rottura dei 18,2/18,3 euro, con obiettivo a 19/19,5 euro. Quanto ad un possibile storno aspetterei area 17/16,8 euro prima di aprire nuove posizioni long sul titolo.

Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) oggi storna un po' dopo il rally di ieri alimentato da alcuni rumors. Consiglierebbe di acquistare il titolo ora?

Telecom Italia mi convince ancora poco visto che sta ancora a quota 0,8 euro con un indice Ftse Mib sui massimi dell'anno. Quando gli altri titoli sovraperformano Telecom Italia non solo non sale, ma addirittura scende in controtendenza, come accaduto ad agosto quando ha perso terreno in presenza di un mercato che saliva.

Non guarderei a questo titolo se non alla rottura di 0,9 euro, per cui prima di intervenire aspetterei che Telecom Italia acquisisca forza. Il titolo è un po' abbandonato dal mercato e si mostra decisamente più debole del listino di riferimento.

Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) mostra ancora debolezza mantenendosi al di sotto di quota 3 euro. Cosa può dirci di questo titolo?

Sinceramente sono sorpreso dall'andamento ribassista di Mediaset, per il quale indubbiamente non c'è più la speculazione che lo aveva infiammato alla fine dello scorso anno. I prezzi attuali sono un po' preoccupanti perchè con un mercato che sale, Mediaset scende soltanto, malgrado l'Italia inizi a crescere e la pubblicità migliori.
Non mi so spiegare questo andamento neanche a livello fondamentale, mentre dal punto di vista tecnico sarei acquirente in area 2,8 euro oppure sopra i 3 euro, con stop stretto a 2,7 euro e target a 3,4/3,5 euro.

STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) è ormai ad un passo dai 16,5 euro e sembra non voler fermare la sua ascesa. Ritiene sia troppo tardi per acquistare ora?

In passato più volte abbiamo segnalato STM perchè era l'unico titolo che saliva a dispetto di un mercato in flessione. Prosegue la marcia inesorabile di STM che ha rotto i massimi a 15,2 euro, spingendosi fino a 16,4 euro. Il titolo beneficia dell'interesse degli investitori per il settore high-tech, ma sinceramente non acquisterei sui prezzi attuali.

Non suggerisco certo un posizionamento short ora su STM, ma attenderei degli storni in area 15 euro ma con piccole quantità, perchè se i mercati dovessero iniziare ad indietreggiare, a mio avviso i tecnologici accuseranno un po' il colpo.

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