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Ftse MIB: preoccupanti segnali di vendita su scala settimanale

Un saldo settimanale negativo di oltre due punti percentuale segna l'epilogo dell'ottava appena conclusa a Piazza Affari. La perdita registrata - in valori assoluti - è pressochè poco significativa in scenari di mercato definibili "normali" soprattutto dopo un rally di medio termine che ha visto un indice azionario nazionale apprezzarsi di oltre venti punti percentuali in poco più di un solo mese. Questa flessione potrebbe essere definita "fisiologica" ma purtroppo, tale non può essere, sia dal punto di vista assoluto che relativo. L'indice Ftse MIB - dai suoi massimi (registrati ad inizio anno) - ha ritracciato di circa sei punti percentuali: la flessione si è distribuita nell'arco di soli due mesi con un andamento pressochè costante e contraddistinto da una tendenza laterale-negativa in cui i saldi positivi giornalieri si sono limitati a variazioni percentuali di modesta entità rispetto ai saldi negativi che hanno contraddistinto le giornate terminate con il saldo "-". Tipica conseguenza a questo andamento è la completa compromissione dell'intero palinsesto algoritmico quale sfondo allo scenario grafico: segnali di vendita presenti su scala settimanale che non trovano una forza opposta e contrastante sul piano giornaliero; con tali basi appare scontata una view rivolta ad un atteggiamento di estrema prudenza.

Il supporto dinamico (area 18.816,75 / 18.762,11) individuato nel precedente "focus operativo" ha trovato un suo ripetuto riscontro prima nell'arco intraday di tre sedute consecutive per successivamente concretizzarsi al termine di ottava in base alle dettate condizioni (chiusura caratterizzata da incremento di volumi).

L'attuale scenario rimane immutato e pertanto rivolto ad una negatività di breve termine con principale preoccupazione per la tenuta del supporto a quota 18.417,50 punti: qualora fosse violato al ribasso, si aprirebbero spazi per un primo potenziale downside a 18.191,40 dove - in caso di mancato e significativo pull back - riporterebbe i prezzi in direzione di area 17.859,55 punti.

In ottica di brevissimo termine, appare positiva una chiusura superiore a 18.833 punti con possibile accelerazione fino a 19.092 / 19.170 punti: in corrispondenza di quest'ultima soglia è auspicabile una presa di profitto al fine di un successivo riposizionamento a livelli di prezzo inferiori.

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