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Ftse Mib: le prossime tappe al rialzo e i titoli per il trading

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com, con domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

L'indice Ftse Mib ha avviato un bel recupero dai minimi in area 19.700 raggiunti nella sessione di mercoledì. E' lecito attendersi ulteriori progressi nel breve?

L'indice Ftse Mib, dopo aver chiuso mercoledì il gap rialzista aperto lo scorso 15 marzo a quota 19.775 punti, ha avviato un rimbalzo che sembra avere buone chance per proseguire. La vera conferma dell'inizio di questo nuovo uptrend si avrà solo con il superamento in area 20.250 della resistenza statica di breve termine.

Oltre il livello appena segnalato i successivi target sono individuabili a 20.500 prima e a 20.750 punti in seguito, per poi guardare ai 21.000 punti più in là nel tempo. A chi volesse posizionarsi al rialzo sul Ftse Mib consiglierei di fissare uno stop loss molto rigido sotto il minimo di ieri a 19.935 punti.

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Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario quali indicazioni operative ci può fornire per Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ?

Unicredit ha iniziato mercoledì un rimbalzo dopo aver testato in zona 13,75 euro la media mobile a 21 giorni. Il titolo sembra ben impostato per andare a testare prima la resistenza statica di breve-medio termine a 15 euro e più in là nel tempo spingersi fino ai 15,45/15,55 euro. Raggiunti questi valori sarebbe auspicabile una fase laterale di consolidamento prima di ulteriori rialzi.
A chi volesse acquistare Unicredit suggerirei di fissare uno stop loss un po' sopra la media mobile a quota 14 euro.

Intesa Sanpaolo rispetto ad Unicredit si trova un po' più in area di ipercomprato e si sta avvicinando al test, in zona 2,62 euro, della resistenza statica di breve-medio termine.
Solo il superamento di questo livello potrebbe favorire un ulteriore allungo del titolo verso i 2,8 euro prima e in seguito in direzione della soglia dei 3 euro.

Personalmente ritengo che in area 2,6 euro ci possa essere una fase laterale salutare e propedeutica ad un ulteriore allungo.
Per Intesa Sanpaolo in caso di apertura di posizioni long suggerisco di posizionare uno stop loss a quota 2,45 euro.

Nella seduta di ieri Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) ha messo a segno la migliore performance tra le blue chips, arrivando a segnare nuovi massimi storici. Valuterebbe un acquisto del titolo sui livelli correnti?

Ferrari ha superato i precedenti massimi storici segnati nei giorni scorsi a quota 65 euro. Il titolo ha confermato la tenuta e il rimbalzo dalla media mobile a 21 giorni che transita al momento a quota 62,6 euro ed avendo superato quota 65 euro, con volumi boom rispetto alla media trimestrale.

Sull'onda di questo rialzo Ferrari potrebbe allungare il passo verso i 66,5 euro prima e in seguito in direzione dei 67,25/67,5 euro in seguito. Per questo titolo non è facile individuare degli obiettivi rialzisti perchè essendo sui massimi storici bisogna fare il reverse dell'ultima candela.
A quanti hanno intenzione di acquistare Ferrari consiglio di fissare uno stop loss sotto 62,6 euro.

Ci sono dei titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo Italgas che appare graficamente inserito in un uptrend dalla fine di gennaio scorso e affinchè la tendenza in atto possa proseguire sarà cruciale la conferma del superamento della resistenza in area 4 euro. Oltre questo livello il titolo potrebbe allungare ulteriormente il passo verso 4,2/4,3 euro in prima battuta e poi approdare su nuovi massimi a 4,5 euro.
Per l'apertura di nuove posizioni long suggerisco di fissare uno stop loss rigido a 3,9 euro, livello dove transita al momento la media mobile a 21 periodi.

Come valuta i recenti movimenti del petrolio che al momento si mantiene al di sotto dei 48 dollari al barile? Si aspetta recuperi nel breve?

Il petrolio ha disegnato un doppio minimo a ridosso del supporto statico posto a quota 47 dollari al barile. In seguito i corsi del Wti hanno tentato un rimbalzo che per ora è ancora in forse visto che le quotazioni oscillano al di sotto dei 48 dollari.

La figura del doppio minimo di cui parlavo prima potrebbe anticipare un rialzo verso quota 49/49,6 dollari in primis e in seguito al di sopra dei 50 dollari, oltre cui si guarderà ai 50,7/51 dollari.
Eventuali acquisti a mio avviso devono essere corredati da uno stop loss al di sotto di quota 47 dollari al barile.

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