Il Ftse Mib si allontana dal target dei 17.400. E adesso?

Il Ftse Mib parte ottimista ma verso la fine della mattinata la sua già cauta positività si trasforma in debolezza con un risultato che alle 13 vira in negativo a -0,4% in contrasto con le altre piazze europee che vedono il Ftse 100 a +0,43%, il Dax a +0,4% e il Cac 40 a +0,2%. Come gestire la situazione a Piazza Affari? Risponde Eugenio Sartorelli esperto di analisi tecnica e quantitativa nonchè fondatore del sito di analisi e trading www.investimentivincenti.it

Il Ftse Mib, dopo una serie di alti e bassi, naviga verso i 17.400 punti. Quali considerazioni fare sullo stato di salute del listino italiano?

Non entro sulle considerazioni qualitative legate alla fase generale dei mercati con tutte le influenze emotive che vi possono essere. Valuto la fase attuale dal punto più quantitativo possibile utilizzando, gli strumenti che più spesso ho a disposizione ovvero l’analisi intermarket, ciclica e il mercato delle Opzioni.

In base a questi strumenti per ora il mercato italiano rimane ancora in una fase di incertezza, malgradi i recenti rialzi. In particolare c’è uno sbilanciamento sulle Opzioni Put rispetto alle Call. Questo è un segno che, malgrado l’attuale tentativo di rialzo, molti operatori mantengono una forte copertura dei portafogli dal rischio di improvvisi ribassi mediante l’acquisto di Put. Anche l’analisi sui singoli titoli del FtseMib porta ad una analoga conclusione. Pertanto per ora non vi sono chiari segnali che il Ftse Min possa avere una strada agevole per forti rialzi. Il Momentum è certamente leggermente favorevole ai rialzisti, ma per ora sembra di breve respiro.

Gli Usa si preparano alla tornata elettorale: cosa suggerisce l’analisi ciclica sull’andamento dell’S&P 500 in questa delicatissima fase?

L’analisi ciclica è uno potente strumento di analisi che ha come ipotesi di base che se i tempi non sono maturi è meno probabile che si abbiano chiari movimenti di prezzo. Per l’S&P500 sembra iniziata una nuova fase ciclica (ciclo Trimestrale o Intermedio) sui minimi del 12 settembre. Ricordo che i cicli di cui parlo sono di natura probabilistica e non deterministica. L’attuale fase ciclica non ha alcuna forza e direzionalità, fatto che rende l’analisi più difficoltosa. Nessun tipo di analisi può prevedere gli effetti delle elezioni Presidenziali dell’8 novembre. Fino a quella data è assai più probabile una continuazione con scarsa direzionalità dei prezzi. Giusto per azzardare un’ipotesi, anche in caso di una più rassicurante vittoria di Hillary Clinton, la fase ciclica è attesa verso un indebolimento dalla metà di novembre in poi. In tal senso si potrebbe tornare almeno verso quota 2000.

Dollaro ancora in rafforzamento, al massimo degli ultimi 7 mesi sull'euro: quali possibili sviluppi nei prossimi giorni?

Devo dire che i miei modelli di analisi hanno avuto un po’ di difficoltà su questo recente ribasso. Infatti mi attendevo una fase di debolezza più marcata nel mese di novembre e non già nella prima metà di ottobre. Prima di ulteriori affondi penso che a breve ci possa essere un rimbalzo di qualche giorno almeno verso area 1,080-1,100. Poi potrebbe esserci una fase di tregua fino alle Presidenziali Usa. Successivamente potrebbe esserci un ulteriore indebolimento in attesa di un prossimo aumento dei tassi da parte della Fed con valori che potrebbero andare verso nuovi minimi di periodo ed in direzione di area 1,050. Ricordo sempre che qualsiasi previsione, con qualsiasi tecnica venga fatta, necessita di dati e pertanto i movimenti dei prezzi futuri possono chiaramente mutare le ipotesi fatte ad oggi.

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