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Ftse Mib: le soglie di allarme nel breve e i titoli buy e sell

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Come da lei pronosticato nell'ultima intervista, l'indice Ftse Mib ha recuperato verso area 22.000, ma è stato nuovamente respinto da questo livello. Come leggere la mancata rottura della suddetta soglia di prezzo?

L'indice Ftse Mib a ridosso dei 22.000 punti ha disegnato un doppio massimo decrescente, per cui farei un po' di attenzione ora perchè non è da escludere ora una discesa verso un'area compresa tra i 21.566 e i 21.478 punti. In caso di violazione di questa fascia di prezzo si scatenerebbe la divergenza ribassista con possibili discese fino ai 21.000 punti.

Fino a quando il Ftse Mib si manterrà al di sopra della fascia di prezzo tra i 21.566 e i 21.478 punti, si può stare sostanzialmente tranquilli. Con la violazione dei 22.000 punti invece si potrà assistere a nuovi rialzi, in particolare al superamento dei 22.072 punti. Oltre questo livello si potranno aprire posizioni long con primo obiettivo a 22.500 e target successivo a 22.700/22.800 punti.

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E' probabile che dopo la mancata rottura dei 22.000 punti il Ftse Mib stia vivendo ora una fase di riaccumulazione e quando si assisterà alla rottura dei 22.072 punti al rialzo probabilmente l'allungo dei corsi sarà un po' più spinto.

Tra i bancari quali indicazioni operative ci può suggerire per Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ?

Unicredit è uscito dalla fase di congestione spingendosi fino a quasi i 18,5 euro, per poi ritracciare e avviare una fase congestiva tra i 17,39 e i 18,12 euro.
Il livello dei 17,39 euro sarà da sfruttare per aprire posizioni short visto che la violazione dello stesso probabilmente porterà alla chiusura del gap-up lasciato aperto il 2 agosto scorso a 16,87 euro.
Al rialzo valuterei l'apertura di posizioni non a 18 euro ma a 18,38 euro, con obiettivo tra i 19,5 e i 20 euro.

Intesa Sanpaolo continua a rimanere sostanzialmente sugli stessi valori tra i 2,8 e i 2,9 euro. A 2,82 euro si potranno aprire posizioni short con obiettivo la chiusura del gap-up lasciato aperto il 23 giugno scorso a 2,62 euro, fissando un primo target a 2,7 euro.
Sconsiglio un posizionamento long su Intesa Sanpaolo prima della violazione della resistenza a 2,95 euro, dove intervenire long con obiettivo i 3,05/3,1 euro.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore del risparmio gestito qual è il suo giudizio su Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) e Banca Mediolanum?

Azimut si sta muovendo tra i 18 e i 19 euro e personalmente anticiperei l'ingresso long a 18,89 euro con target a 19,5 euro. Al ribasso mi posizionerei a 18,05 euro, con obiettivo a 17,64 euro: il titolo è inserito in un canale rialzista che dura ormai dal 7 giugno scorso, ma sul supporto a 18,05 si potrebbe attivare una divergenza ribassista che autorizzerebbe quindi una scommessa short su Azimut.

Banca Mediolanum è in congestione tra i 7,14 e i 7,6 euro ed essendo piuttosto ampia si potrebbe anche pensare di operare all'interno di questo intervallo di prezzi. Alla violazione dei 7,14 euro si potranno aprire posizioni short con target a 6,97/6,95 euro, mentre mi posizionerei al rialzo sopra i 7,36 euro, con obiettivo a 7,6/7,7 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Vorrei parlare di Recordati (Londra: 0KBS.L - notizie) che in più di un'occasione è andato a testare il supporto a 34,5 euro e se dovesse raggiungerlo nuovamente sarebbe la quarta volta. La rottura dei 34,5 euro sarà da sfruttare per l'apertura di posizioni short o per la chiusura di quelle long, visto che potrebbe prendere il via un trend ribassista, con primo target a 33,8 euro.

In caso di ritorni del titolo al di sopra dei 35,68 euro, tenterei un long con obiettivo a 37/38 euro. Recordati si trova in una situazione favorevole che permette di impostare operazioni al rialzo o al ribasso con una certa sicurezza alla rottura dei livelli segnalati prima.

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