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Future Ftse Mib: angolazione della salita è forse insostenibile?

E' necessario partire per la successiva evoluzione del nostro future soprattutto perché il fondamentale sottoindice bancario nel mio modello grafico ha raggiunto l’area di ipercomprato senza il pieno sostegno degli indicatori. Questo uno spunto di trading suggerito da Antonio Landolfi Trader Master presso la Trading Room Academy (ant.landolfi@libero.it).

Il Ftse Mib ha superato quota 18mila punti. E con vigore, per giunta. Nonostante il fantasma del referendum. Quali prospettive per l'indice itlaiano a questo punto?

E’ con malcelata soddisfazione che posso cominciare questo articolo con ”esattamente come previsto”. Infatti la prima avvisaglia che la mia convinzione che un “tanto rumore per nulla” potesse effettivamente rivelarsi tale, ci era stata data dal fatto che nella settimana antecedente il voto referendario il livello di acquisto suggerito di 16140 (minimo effettivo segnato 16150!) sia stato perfettamente rispettato e che la successiva chiusura di venerdì 2 dicembre sia avvenuta molto vicina ai massimi di periodo e non a caso a ridosso della fondamentale resistenza di 17140 che ne aveva sempre respinto ogni velleità rialzista; tale chiusura ha fatto sì che questa volta, però, la corretta inclinazione rialzista delle medie consentisse esclusivamente una piccola apertura in gap-down lunedì 5 al valore massimo possibile di 16670. In tal modo, come preventivato, questa volta la nuova e successiva rottura dei 17140 si è effettivamente rivelata definitiva; quello che però ad essere sinceri mi ha veramente sorpreso è stata la forza espressa nella salita. E’ vero che la molla dei bancari era stata particolarmente compressa e le ricoperture obbligate hanno amplificato tali movimenti, ma hanno praticamente già spinto il future vicino ai livelli di resistenza che mi sarei aspettato fossero in realtà raggiunti come target rialzisti di fine anno. Proprio da queste considerazioni è necessario partire per la successiva evoluzione del nostro future perché non solo l’angolazione della salita è forse insostenibile, ma soprattutto perché il fondamentale sottoindice bancario nel mio modello grafico ha raggiunto l’area di ipercomprato senza il pieno sostegno degli indicatori. Questa condizione grafica normalmente presuppone una correzione o meglio un rallentamento in attesa appunto anche degli indicatori. Diventerà quindi fondamentale anche per il future sull’indice la tenuta di 8865 del sottoindice bancario. Poiché però per il momento non è assolutamente in discussione la struttura rialzista di breve-medio periodo del future, l’impostazione corretta sarà di privilegiare gli acquisti sulle correzioni che dovrebbero arrivare in area 17670-17420 e che si propongono come ottimali livelli di acquisto con stop 17140 e target 18670 e 19020; allo stesso tempo sono possibili gli short solo sui veri livelli di resistenza che poi sono anche i target di fine anno a 19020 ed in special modo 19310. Il sell ideale è quindi a 19310, stop 19620 e target 18280.

Quali i suggerimenti per chi volesse spingersi verso una sorta di "lista della spesa" a livello europeo?

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Proprio in virtù di quanto detto sui movimenti attesi sull’indice bancario e sul future in generale, i consigli sui titoli sarebbero molti, ma escludono per il momento i bancari ed altri sono invece un po’ distanti dai prezzi attuali. Per essere quindi maggiormente operativi posso consigliare: Acea buy 10,27, stop 10,19, target 11,19; Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) buy 21,21, stop 20,98, target 23,20; Autogrill (Milano: AGL.MI - notizie) buy 7,97, stop 7,79, target 8,51.

Ancor più del nostro future ha sorpreso quello sull’indice tedesco DAX30 dal quale però si evince in toto come gli ultimi 2 mesi non siano stati altro che un movimento di accumulazione con la finta “giustificazione” del “pericolo referendum” italiano. Infatti, posto che sarebbe utile capire cosa potesse danneggiare in Germania un “NO” referendario in Italia, all’effettivo avverarsi dello scenario negativo la Borsa è partita a razzo e senza soluzione di continuità. Ascesa che anche qui ha fatto sì che il medio periodo sia volto stabilmente al bello almeno fino al raggiungimento del target naturale di 11420 che però, se venisse raggiunto troppo velocemente, creerebbe i presupposti per un violento storno; per cui sarebbe maggiormente auspicabile un ritracciamento verso i 10840 punti, perfetta area di buy con stop 10799 e target 11420. Mentre, come anticipato, se dovesse proseguire la sua corsa opteremo per il sell a 11402, stop 11535 e target ovviamente area 10840.

Sul listino principale sono interessanti da segnalare i 3 colossi dell’industria chimica quali: Continental (IOB: 0LQ1.IL - notizie) buy 181,20, stop 175,70, target 196,90; Henkel (Londra: 0IZ8.L - notizie) buy 108,45, stop 107,60, target 116,50; Siemens (BSE: SIEMENS.BO - notizie) buy 108,80, stop 104, target 126,10.

Fra gli altri listini europei è interessante il colosso francese L’Oreal buy 164,90, stop 163,10, target 176,10.

Gli Usa e la politica: come in Italia anche negli States le elezioni non hanno spaventato, anzi, è succeso esattamente il contrario. Come muoversi al di là dell'oceano?

Per ultimo il future sull’S&P500 per il quale, dopo il raggiungimento anche del target di 2248 segnalato nell’ultimo articolo, non resta che procedere nello stesso modo e cioè non guardare alcuni allarmi insiti nel grafico (le classiche divergenze che da sole però non rappresentano assolutamente nulla) e limitarsi alle indicazioni del prezzo: per cui è solo buy 2214, stop 2180 e target, sich!, 2430 che rappresenta il target naturale di tutta la congestione degli ultimi 2 anni.

Sembra ancora paradossale, ma non è facile individuare titoli con un buy importante. Fra i pochi che sicuramente meritano sono da segnalare il titolo Dow Chemical (Swiss: DOW-USD.SW - notizie) buy 56,47, stop 55,99 con target una scommessa al di sopra dei massimi assoluti ed il titolo Nike (Sao Paolo: NIKE34.SA - notizie) buy 50,90, stop 48,90, target 66,20.

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