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G20, clima a centro vertice Roma in vista di Cop26

Centro congressi 'La Nuvola', nel quartiere Eur a Roma,

di Crispian Balmer

ROMA (Reuters) - I primi segnali per capire se il vertice sul clima del mese prossimo a Glasgow ha chance di successo arriveranno questo fine settimana quando i leader del G20 si incontreranno a Roma, per la prima volta di persona dopo due anni.

Gli ostacoli da superare sono notevoli. Il G20 è diviso su questioni come la graduale eliminazione del carbone e la necessità di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, dando ai diplomatici poco tempo per raggiungere un accordo prima della riunione del 30-31 ottobre.

Molti dei leader che arriveranno a Roma, tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, voleranno subito dopo in Scozia per il vertice sul clima delle Nazioni Unite, noto come Cop26, considerato cruciale per contrastare il pericoloso aumento delle temperature.

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La Cop26 riunirà quasi 200 Paesi ma il blocco del G20, che comprende Brasile, Cina, India, Germania e Stati Uniti, rappresenta la forza dominante, costituendo più dell'80% del Pil mondiale, il 60% della sua popolazione ed essendo responsabile di circa l'80% delle emissioni globali di gas serra.

"È finito il tempo dei convenevoli diplomatici. Se i governi, specialmente i governi del G20, non agiranno e non saranno alla guida di questo sforzo, andremo incontro a terribili conseguenze per l'umanità", ha detto la settimana scorsa il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Le aspettative di Biden di arrivare in Europa con un solido accordo nazionale sulla politica climatica sono diminuite notevolmente a causa delle divisioni su un pacchetto di spesa più ampio, affievolendo le speranze che il G20 fornisca una risposta forte.

A deludere Roma, la decisione dei leader di Cina, Giappone, Messico, Russia e Arabia Saudita di non partecipare di persona al vertice che si terrà all'Eur, a conclusione della presidenza italiana del G20.

La defezione del presidente cinese Xi Jinping e di quello russo Vladimir Putin sarebbe legata ai timori per il covid. I due leader dovrebbero comunque seguire le discussioni in collegamento video, secondo alcuni diplomatici.

PANDEMIA

A causa del Covid-19 il G20 dell'anno scorso è stato un evento virtuale, e le continue conseguenze dell'emergenza sanitaria avranno un ruolo di primo piano anche nei colloqui di Roma, con l'Italia che vuole che le grandi economie si coordinino sulla ripresa globale.

I timori per l'aumento dei prezzi dell'energia e per la difficoltà delle catene di approvvigionamento saranno probabilmente in agenda, così come la necessità di una riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto).

I leader del G20 sottoscriveranno anche la global tax minima del 15% per le grandi aziende - un accordo finalizzato a inizio ottobre e che il governo di Mario Draghi ha accolto come un importante risultato nel suo anno di presidenza del G20.

L'Italia si è detta, inoltre, orgogliosa di un vertice che ha organizzato a maggio e che ha portato i Paesi ricchi a impegnarsi a fornire centinaia di milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 alle regioni più povere, così come un accordo per incanalare le riserve di emergenza del Fondo Monetario Internazionale verso i Paesi in via di sviluppo.

"Data la situazione internazionale, penso che l'Italia possa essere soddisfatta della sua presidenza del G20. Ma speriamo che si possano raggiungere ulteriori accordi sulla decarbonizzazione", ha detto Antonio Villafranca, responsabile studi dell'Ispi.

Un'area in cui il premier Draghi mira a raccogliere consenso è l'impegno a ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020 - un altro tassello nella lotta per limitare i gas serra responsabili del riscaldamento globale.

Uno degli argomenti più delicati dei negoziati riguarderà la necessità per i Paesi ricchi di onorare l'impegno assunto nel 2009 di fornire ai Paesi emergenti 100 miliardi di dollari all'anno per aiutarli ad adeguarsi al cambiamento climatico.

Nel 2015 i Paesi più sviluppati hanno concordato di estendere questo obiettivo fino al 2025 ma l'obiettivo, che per alcuni Paesi poveri e per gli attivisti ambientali non è più sufficiente, deve ancora essere raggiunto.

I colloqui si svolgeranno presso il centro congressi "La Nuvola", con eventi sociali previsti in alcuni dei siti storici del centro di Roma, compresa una cena di gala al Quirinale.

Il ministero dell'Interno ha detto che 5.000-6.000 poliziotti insieme a circa 500 soldati saranno dispiegati per garantire la sicurezza. Lo spazio aereo sarà chiuso su Roma e i controlli alle frontiere saranno rafforzati per cercare di tenere lontani potenziali facinorosi.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)