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Gas, Draghi visiterà Congo e Angola per nuove forniture - fonti

Il presidente del Consiglio Mario Draghi a Roma

di Stephen Jewkes e Angelo Amante

MILANO/ROMA (Reuters) - Il premier Mario Draghi visiterà la Repubblica del Congo e l'Angola dopo Pasqua alla ricerca di nuovi accordi di fornitura energetica per ridurre la dipendenza dell'Italia dal gas russo, secondo due fonti.

Draghi, che sarà a capo di una delegazione che dovrebbe includere il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e l'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, visiterà i due paesi il 20 o il 21 aprile, hanno detto le fonti.

La speranza è di accordarsi per la fornitura di circa 9 miliardi di metri cubi di nuovo gas (bcm) per il prossimo anno o due, ha detto una delle fonti.

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L'Italia importa circa il 40% del suo gas dalla Russia e sta cercando di diversificare il suo mix di approvvigionamento energetico con l'aggravarsi del conflitto in Ucraina.

Ieri Draghi ha concluso un accordo per aumentare le importazioni di gas dall'Algeria di 9 bcm nel 2023-24 nello sforzo di sostituire parte dei 29 bcm che l'Italia riceve dalla Russia.

Eni, il più grande produttore straniero di energia in Africa, sta sviluppando due impianti di gas naturale liquefatto nella Repubblica del Congo che potrebbero fornire a regime 5 miliardi di metri cubi di Gnl.

Eni ha anche attività upstream in Angola, dove ha recentemente firmato una joint venture con BP. Una fonte governativa ha detto che l'Angola potrebbe fornire circa 4 bcm all'anno di Gnl nel giro di alcuni anni.

Eni, che nel 2015 ha scoperto l'enorme giacimento di gas Zohr in Egitto, sta sviluppando un impianto di Gnl galleggiante in Mozambico, che dovrebbe iniziare la produzione nell'ultima parte di quest'anno, processando circa 3,4 milioni di tonnellate all'anno quando sarà operativo.

"Draghi ha in programma di visitare presto il Mozambico, anche se non è ancora stata fissata una data", ha detto una delle fonti.

L'Italia, che ha cinque importanti gasdotti per l'importazione, è interessata ad aumentare le importazioni di Gnl e sta cercando di integrare i tre terminali di Gnl che gestisce attualmente. Il governo intende acquisire due unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione con una capacità complessiva di circa 10 bcm.

(Angelo Amante, editing Sabina Suzzi)