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Gelato artigianale italiano: export in aumento

Il gelato artigianale italiano è un Made in Italy trainante, come lo è la pasticceria fresca, che nel 2018 ha contribuito con 4,3 miliardi di euro all’export del nostro Bel Paese.

All’estero c’è voglia di Italia anche tra i golosi e l’Italia risponde bene, impegnando 31.500 imprese nel settore dell’artigianato dolciario, che vale 20 miliardi e 105 milioni riporta Teleborsa.

Vanno forti in particolare il caffè, la cioccolata, il pane e i sostituti di quest’ultimo, con una fatturato dell’industria molitoria italiana di 3.539 miliardi di euro nel 2018.

Anche i prodotti derivati dalla torrefazione del caffè, movimentano un volume di affari di 861 milioni di euro.

Gli italiani grandi consumatori di gelato

Gli italiani sono primi al mondo nel consumo pro-capite di gelato artigianale. Secondo le stime, sempre nel 2018, gli italiani hanno speso in totale 3 miliardi di euro per gustare il gelato. Mentre se guardiamo alle cifre di tutta Europa, la stima è di 9,5 miliardi di euro e le stime per il consumo di gelato artigianale a livello mondiale, ci dicono che nel 2018 sono stati spesi 16 miliardi di euro.

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Quante gelaterie ci sono nel mondo? Ebbene sono state contate almeno 100 mila gelaterie artigiane. In Italia la gran parte, infatti sono ben 39 mila e danno lavoro, solo in Italia, a 150 mila addetti.

Se parliamo di gelaterie specializzate, queste sono 10 mila.

Il Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione

Dal 18 al 22 gennaio Rimini ospita il 41° Salone internazionale gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè, un appuntamento a cui partecipano tutti i professionisti del settore e che è considerato l’evento del settore più importante al mondo dedicato all’industria del gelat oartigianale e all’arte del dolce in generale.

Sigep 2020 accoglierà anche la Coppa del mondo della gelateria, dove è ovviamente in corsa anche l’Italia con la sua squadra di maestri gelatai scelti tra i migliori d’Italia.

Il programma è ricco di eventi ed è essenzialmente riservato agli addetti del settore o a quanti sono interessati ad inserirsi in questo settore dell’artigianato alimentare italiano.

Non esiste un’area espositiva aperta al pubblico, ma vi possono partecipare le scuole, in particolare gli istituti professionali alberghieri, più direttamente interessati all’ambito.

L’intervento del ministro della Cultura Franceschini al Sigep 2020

All’apertura del Sigep 2020 è intervenuto tra le autorità anche il ministro della Cultura, il quale ha detto ai presenti che il Salone “è una delle occasioni in cui il ruolo di ministro della cultura e del turismo si sposano al meglio. Il settore del food è infatti un pezzo importante della cultura e dell’identità italiana. Oggi i grandi flussi turistici si muovono alla ricerca di arte o di cultura, di shopping o di moda, di cibo o enogastronomia. L´Italia per nostra fortuna offre eccellenze in tutti questi campi. E Rimini, in particolare, è l´insieme di tutto ciò che l´Italia deve potenziare per crescere: unire tradizione con innovazione, il turismo con le bellezze dell’arte, della cultura e delle tradizioni”.

Investire in un settore che torna alle origini

Per chi è interessato a investire in questo settore particolare dell’economia reale, è bene sapere che la tendenza va verso un ritorno alle origini e a gusti perduti. In particolare si ritorna all’uso di materie prime poco trattate o direttamente acquistate dai produttori, per un gelato artigianale a Km 0.

Ma anche la trasparenza sulla filiera produttiva è importante, le persone vogliono sapere chi e dove ha coltivato le materie prime, come il latte che è alla base del gelato.

This article was originally posted on FX Empire

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