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Generalfinance punta a raddoppio utile in 2023 e sbarco in Borsa entro 2021

MILANO (Reuters) - Generalfinance, società specializzata nel factoring e finanziamenti alle imprese distressed, punta a un raddoppio dell'utile netto al 2023 e a una possibile quotazione in borsa entro quest'anno.

Per la società, partecipata al 47% circa da Creval il progetto di Ipo e le sue tempistiche sono tuttavia legate all'esito dell'Opa annunciata da Credit Agricole sull'istituto valtellinese.

"Contiamo di compiere questo importante e fisiologico step di valorizzazione dell'azienda entro l'anno, come previsto anche nell'ambito degli accordi strategici a suo tempo firmati tra gli azionisti di Generalfinance. In ogni caso le tempistiche per la quotazione saranno definite anche alla luce dell'opa recentemente annunciata", si legge in una dichiarazione resa dall'AD Massimo Gianolli.

Intanto, in un mercato che vedrà un significativo aumento dei crediti deteriorati nei bilanci delle banche per effetto della pandemia, il Cda di Generalfinance ha approvato il nuovo piano triennale.

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Il piano, si legge in una nota, prevede a fine periodo un utile netto di circa 10 miliardi da 5,3 milioni del 2020, e un turnover di oltre 1,5 miliardi da 760 milioni nell'esercizio appena chiuso.

Tra le varie iniziative messe in campo, il business plan, prevede la sottoscrizione di nuovi accordi commerciali con operatori specializzati per il sostegno del core business e dalla ricerca di nuovo funding, oltre che nuovi investimenti per il rafforzamento della struttura.

Sotto il profilo patrimoniale, i coefficienti di capitale, Cet1 ratio e Total Capital ratio, rimarranno sopra l'11% nel 2023.