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Generali batte attese in 9 mesi, 1 miliardo euro per 'capital redeployment'

Il logo Generali nel quartiere CityLife di Milano

MILANO (Reuters) -Generali batte le attese del mercato con i conti dei primi nove mesi grazie al contributo dei segmenti Vita e asset management e ha a disposizione 1 miliardo di euro per proseguire nella ricerca di opportunità di M&A.

L'utile netto dei primi nove mesi è balzato del 74% a 2,25 miliardi, contro una previsione media degli analisti di 2,13 miliardi, secondo un consensus raccolto dalla compagnia.

Anche l'utile operativo, che è più attentamente monitorato dal mercato, è stato migliore delle attese segnando un incremento del 10% a 4,4 miliardi.

Generali è sulla strada giusta per completare con successo il piano strategico al 2021, si legge in una nota, mentre si prepara al nuovo piano che verrà presentato il 15 dicembre.

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In quell'occasione verrà anche fatto un consuntivo sul capitale rimasto per attività di 'redeployment', ha spiegato il group Cfo Cristiano Borean in una media call sui risultati.

Borean ha ricordato le acquisizioni effettuate in Portogallo, Grecia, Est Europa e Malesia, oltre alla recente conclusione dell'offerta su Cattolica che ha portato Generali all'85% circa della compagnia veronese. Sui 4 miliardi stanziati nel piano 2021 per acquisizioni, è rimasto circa 1 miliardo, ha aggiunto.

"Continuiamo a valutare qualsiasi opportunità di M&A coerente con la nostra disciplina. Ma l'M&A è un mezzo per diversificare ulteriormente le fonti di utili e accelerare l'esecuzione della nostra strategia, non un obbligo", ha aggiunto rispondendo alla domanda se il capitale a disposizione possa essere usato anche per un buyback.

Il tema M&A è particolarmente sotto i riflettori dopo che il Ceo Philippe Donnet è stato criticato da due importanti azionisti -- Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone -- che ritengono la sua strategia di crescita non sufficientemente aggressiva.

Il Solvency ratio, misura della solidità finanziaria della compagnia è al 233% all'8 novembre contro il 224% di fine 2020.

I premi lordi sono cresciuti del 6,4% a 54,9 miliardi con aumenti sia nel Vita (+6,5%) sia nel Danni (+6,2%).

Il combined ratio del Danni è al 91,3% con un incremento di 1,6 punti percentuali. Il peggioramento è principalmente dovuto all'aumento della sinistralità catastrofale (+1,7 pp) diffuso in tutte le aree di operatività del gruppo. In particolare, si sono verificati sinistri catastrofali per 486 milioni, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2020, tra cui le tempeste che hanno colpito la Spagna a gennaio e l'Europa continentale in estate nonché le inondazioni che a luglio hanno colpito prevalentemente la Germania.

La compagnia conferma l'obiettivo di una crescita del 6-8% degli eps per il 2018-21 e di un Roe sopra 11,5% nel 2021.

"Questi risultati, pienamente in linea per completare con successo il piano strategico 'Generali 2021', rappresentano una solida base per il nuovo piano triennale che presenteremo al mercato il prossimo 15 dicembre", ha detto Borean nella nota.

(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Sabina Suzzi)