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Generali, Del Vecchio arrotonda quota al 5,1%, patto con Caltagirone al 12,5%

Logo di Assicurazioni Generali nella sede di Milano

MILANO (Reuters) - Delfin, la holding di Leonardo Del Vecchio, ha arrotondato la sua quota in Generali dello 0,1% circa salendo al 5,1%.

Secondo un internal dealing Del Vecchio ha acquistato 1,6 milioni di azioni Generali negli ultimi due giorni.

L'11 settembre Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone, azionista di Generali con il 6,2%, hanno annunciato un patto di consultazione in vista del rinnovo del board la prossima primavera. Con il successivo ingresso della Fondazione Crt e gli arrotondamenti recenti dei due imprenditori il patto raccoglie complessivamente il 12,5%.

I due imprenditori chiedono un cambio di passo nella strategia della compagnia non confermando il mandato dell'attuale Ceo Philippe Donnet che invece gode della fiducia di Alberto Nagel, Ceo di Mediobanca, primo socio triestino con il 12,9%.

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In una riunione informale dei membri non esecutivi del board della scorsa settimana, otto consiglieri su 12 si sono espressi a favore della conferma di Donnet, tre -- lo stesso Caltagirone che è vicepresidente e altri due consiglieri legati a lui e a Del Vecchio -- hanno espresso parere contrario mentre un consigliere si è astenuto.

Il 24 si riunisce il comitato nomine, mentre il 27 il Cda sarà chiamato a decidere se avviare la procedura per mettere a punto una propria lista per il rinnovo del board, novità introdotta lo scorso anno nello statuto. Caltagirone e Del Vecchio potrebbero quindi presentare una propria lista per il rinnovo del consiglio con una proposta alternativa per il Ceo.

In aprile l'appuntamento decisivo con l'assemblea in cui ago della bilancia saranno gli investitori istituzionali a cui fa capo complessivamente il 40% di Generali. Da verificare anche la posizione della famiglia Benetton, azionista con il 3,97%.

(in redazione a Milano Gianluca Semeraro, Sabina Suzzi)