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Geox: analisi tecnica della giornata

Nelle ultime settimane Geox (EUREX: 1997134.EX - notizie) (2.006 euro; -0.89%) ha notevolmente ampliato le perdite scendendo fino in area 2 euro. A livello grafico si tratta di un segnale importante dato che su questi livelli potrebbe partire un rimbalzo tecnico a causa del forte ipervenduto sui principali oscillatori ma c’è anche il rischio di ulteriori discese fino a 1.98 e con quest’ultima violazione fino al supporto chiave di medio/lungo periodo a 1.93 euro. Per chi volesse intervenire in acquisto sulle quotazioni attuali è consigliabile impostare stoploss a 1.97 o per chi ha un tempo di attesa maggiore a 1.93 euro. Discese sotto questo ultimo riferimento spianeranno la strada a nuove vendite che potrebbero spingere i corsi anche fino a 1.80 euro. I primi concreti spiragli positivi si aprirebbero grazie al superamento di quota 2.40 euro con tenuta settimanale, evento che anticiperebbe una estensione verso 2.70 euro. Il titolo Geox (Londra: 0KHH.L - notizie) in 6 mesi ha ceduto il 30%, il 50% in 12 mesi, il 2% in 3 anni ed il 25% in 5 (dal 2004 ad oggi -62%).

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

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Per quanto riguarda l’esercizio in corso, i risultati ottenuti nel primo semestre inducono il Management a confermare il 2016 come un anno di transizione. Infatti:

  • il portafoglio ordini del canale multimarca, nella stagione Autunno/Inverno 2016, conferma le attese e riporta una crescita solida (+14%) grazie a una generalizzata ottima performance in tutte le aree geografiche. Tali risultati confermano la validità delle scelte strategiche intraprese in termini di prodotto, di specializzazione per canale di vendita, di prezzo e di forte investimento pubblicitario nel periodo della raccolta ordini;

  • gli ordini raccolti confermano le attese di riduzione del margine industriale, incluse nel Piano Strategico per l’esercizio 2016, nell’ordine di 200-250 punti base.

  • le vendite comparabili realizzate dai negozi diretti ad oggi, (settimana 1- settimana 29) riportano solamente una leggera crescita del +2,0% (rispetto ad una crescita attesa del +5%). Tale dinamica si spiega con un trend negativo del traffico nei negozi compensato da un significativo miglioramento del tasso di conversione ottenuto anche grazie ad alcune iniziative promozionali aggiuntive intraprese per fronteggiare un contesto di mercato difficile.

Inoltre, il Management, per fronteggiare gli impatti sulla redditività derivanti da questo temporaneo rallentamento del business retail, ha già messo in atto e sta pianificando ulteriori azioni con i seguenti obiettivi:

  • contenimento dei costi di struttura anche attraverso la rinegoziazione dei costi di affitto dei negozi;

  • iniziative di marketing indirizzate prevalentemente all’aumento del tasso di conversione delle vendite nei negozi. Sulla base di quanto esposto il Management ritiene che le azioni di efficienza intraprese sui costi permetteranno di compensare, in corso d’anno, l’impatto negativo sulla redditività derivante dalla debolezza di mercato registrata nel primo semestre. Ritiene inoltre che le aspettative di redditività per l’intero esercizio 2016 siano da considerarsi sfidanti e che il loro raggiungimento sia subordinato al fatto che la debolezza dei consumi indotta dal calo del traffico nei negozi si risolva nel secondo semestre tornando a performance di crescita e di marginalità del retail in linea con quanto assunto inizialmente (LFL:+6%, con minori azioni promozionali).

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online