In questo articolo:
BERLINO (Reuters) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel tentativo di ridurre il numero dei richiedenti asilo anche per arginare i consensi all'estrema destra, sta mettendo in atto una politica migratoria più severa e ha concordato con i leader dei 16 lender tedeschi nuovi finanziamenti per i rifugiati.
Nelle ultime settimane, Berlino ha varato misure per facilitare l'espulsione dei migranti e per rendere il Paese una destinazione meno attraente, in netto contrasto con la politica delle porte aperte che Berlino aveva adottato durante il mandato dell'ex cancelliera Angela Merkel.
L'intesa coi leader dei lender, arrivata dopo ore di trattative, prevede che il governo paghi agli Stati e ai Comuni 7.500 euro per ogni rifugiato a partire dal prossimo anno, oltre a versare un anticipo di 1,75 miliardi di euro nella prima metà del 2024.
Il leader del Land centrale dell'Assia ha stimato il volume totale degli aiuti a 3,5 miliardi di euro.
Le autorità dovrebbero inoltre risparmiare circa 1 miliardo di euro tagliando i sussidi per i richiedenti asilo, ad esempio raddoppiando il periodo di tempo necessario prima che possano ricevere tutti i sussidi sociali.
"Il nostro obiettivo comune è quello di respingere la migrazione irregolare", ha detto Scholz, dopo aver descritto l'accordo come un "momento storico".
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)