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Giorgetti convoca Dazn per l'atteso taglio della doppia utenza

(Photo: Pier Marco Tacca via Getty Images)
(Photo: Pier Marco Tacca via Getty Images)

Il pressing su Dazn diventa anche politico. Dopo le indiscrezioni sullo stop alla visione in contemporanea su due device con un singolo abbonamento da parte della società che ha acquistato i diritti tv per trasmettere la Serie A, anche il Governo ora vuole vederci chiaro.
Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha infatti convocato al Mise i vertici della piattaforma Ott “per fare chiarezza, a tutela dei consumatori, anche sulle ultime decisioni dell’azienda che detiene i diritti tv del calcio di serie A”. L’incontro tra i rappresentanti di Dazn e Giorgetti, insieme con la sottosegretaria Anna Ascani che ha la delega sulla materia, è in programma martedì prossimo, 16 novembre. Un invito subito accolto da Dazn: “Come di consueto siamo disponibili alla collaborazione e al confronto con le autorità e le istituzioni: a questo riguardo, abbiamo prontamente accolto l’invito da parte del ministro Giorgetti e del sottosegretario Ascani, ad un confronto da svolgersi all’inizio della prossima settimana”, la posizione della società in una nota.
Un vertice politico, quindi, per un confronto sulla situazione, dopo le difficoltà nella trasmissione e, ora, le polemiche sullo stop alla doppia utenza. Una scelta, quest’ultima, che non è stata gradita non solo dalla larghissima parte di tifosi e appassionati, ma anche da molti dei presidenti della Serie A, anche qualcuno tra quelli che, lo scorso febbraio, aveva votato a favore per la cessione dei diritti tv del campionato a Dazn.
Il pressing sulla piattaforma streaming è, così, a 360 gradi, dentro e fuori dal mondo calcistico. Tanto che il “confronto con autorità e istituzioni” di cui parla la stessa società potrebbe anche portare a uno slittamento dello stop alla doppia visione con un singolo abbonamento: l’ipotesi è che possa entrare in vigore non da gennaio, come dalle prime indiscrezioni, ma con l’inizio della prossima stagione calcistica, mantenendo quindi lo status quo quantomeno fino al termine del campionato 2021/22.

Ad alzare la voce oggi è stata, tuttavia, soprattutto la politica, in un unico coro di attacco alla decisione di Dazn. Il Pd ha presentato una interrogazione alla Camera, chiedendo “l’intervento del governo a tutela milioni di tifosi”, mentre i deputati della Lega Daniele Belotti e Massimiliano Capitanio sollecitavano l’esecutivo a convocare Dazn. “Ci auguriamo da parte di Dazn un dietrofront su quella che appare a tutti gli effetti una scelta incomprensibile”, le parole di Simone Valente (M5S), mentre il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha definito “sbagliato e inaccettabile cambiare le regole a partita in corso”. Netta anche la posizione di critica da parte delle associazioni dei consumatori.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.