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Giorgio Armani, ipotesi ritiro: chi lo sostituirà?

Giorgio Armani, ipotesi ritiro: chi lo sostituirà?

A 82 anni è più vivace e intraprendente che mai, ma Giorgio Armani guarda al futuro, quando dirà addio alla sua azienda e alle sue attività. Che, però, nella sua volontà vivranno in eterno. Dopo l’annuncio, ad agosto, di aver scelto di affidare a una fondazione il proprio patrimonio nei giorni scorsi l'assemblea straordinaria ha messo nero su bianco lo statuto della Fondazione che entrerà in vigore il giorno dell'addio di Re Giorgio.

E non si parla solo dell'azienda fondata da Armani e resa una delle case di moda più importanti al mondo. Perché l'eredità di Giorgio Armani va oltre la moda e riguarda l'impegno etico e sociale dello stilista, soprattutto per la sua amata Milano. Per questo la scelta di creare una fondazione, uno strumento che garantisce sia la realizzazione di un fine sociale sia la conservazione del patrimonio. Un patrimonio enorme, con il gruppo Armani che fattura 2,6 miliardi l'anno e un patrimonio personale stimato da Forbes in 6,1 miliardi.

Come detto, se da un lato Giorgio Armani pensa al futuro del gruppo creato da lui 40 anni fa, dall'altro lo stilista pensa al sociale e a Milano. La sua città d'adozione e cui in questi ultimi anni ha voluto dare il suo contributo. Dall'essere ambasciatore di Expo ad aver salvato e fatto tornare grande l'Olimpia Milano di basket fino alla creazione (costo 50 milioni) di Silos, il museo dove racconta il suo lavoro.

Senza moglie né figli, l'eredità di Giorgio Armani è affidata ai nipoti Silvana e Roberta Armani e Andrea Camerana, che siedono tutti nel cda del Gruppo. Ma Re Giorgio non vuole lasciare “peso così grande” sulle spalle di uno di loro e, quindi, ecco l'idea della fondazione che sarà chiamata a portare avanti quello stile di lusso ma con classe, ricco ma etico, che guarda al sociale che ha caratterizzato la sua carriera.