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Un giugno senza respiro

Nonostante un mese di maggio pieno di festività e “bank holiday”, le movimentazioni dei mercati non sono andate in ferie e hanno riservato molti spunti d’interesse che si proiettano verso giugno con previsioni di forti impatti.

Lo scorso anno in giugno irruppe con violenza la questione della Grecia che portò il paese ad un passo dall’uscita dall’euro mentre oggi ritroviamo i principali titoli di stato governativi del paese a prezzi mediamente superiori del 150% rispetto a 12 mesi fa. I timori ora si concentrano sul referendum della Gran Bretagna, il cui eventuale esito favorevole all’uscita dall’UE, sarebbe molto più devastante per i mercati rispetto al rischio “Grexit” del 2015.

Per immaginare un mese di giugno sulle montagne russe, aggiungiamo le elezioni in Spagna, dopo la fase d’ingovernabilità seguita al risultato dello scorso Novembre in cui non ci fu una chiara maggioranza. Inoltre il timore terrorismo peserà sui prossimi campionati europei che si svolgeranno in Francia, e guardando all’Italia, stiamo entrando nel vivo delle operazioni straordinarie sulle banche con l’aumento di capitale del Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e soprattutto di Veneto Banca, su cui sarebbe molto importante la costituzione di un flottante minimo necessario da poter quotare il titolo in Borsa ed evitare altre aperture speculative sul settore, come capitato dopo l’insuccesso dell’operazione di aumento di Popolare Vicenza, tutta assorbita dal fondo Atlante.

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il giudizio sull’Italia a BBB-, il livello più basso dell’investment grade, nonostante il peso del debito pubblico. Outlook stabile. Tassi dei BOT a 6 mesi sempre più giù, sono arrivati a un rendimento negativo pari a 0.26% a conferma che sulla parte breve della curva i prezzi restano in forte ascesa. Un nuovo BTPei a 5 anni fa il suo esordio tra i titoli di stato, il ministero dell'Economia ha collocato un nuovo benchmark Btpei a 5 anni via sindacato con scadenza 15 maggio 2022 raccogliendo ordini per oltre 5.7 miliardi di euro. L'emissione, che giunge dopo un'assenza di circa tre anni, ricalcherà quella dei Btpei finora emessi con la differenza che le cedole verranno pagate nei mesi di maggio e novembre.

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La Spagna ha collocato un titolo di stato a 50 anni. Seguendo le orme del Belgio, anche Madrid ha deviso di rifinanziarsi con un’emissione e scadenza 2066. L’interesse per le emisisoni di lunghissimo periodo scatgurisce principalmente dai fondi pensione e dai fondi assicurativi, alla caccia di rendimenti superiori allo zero e al contempo di avere in portafoglio titoli “investment grade”. La Spagna gode di rating BBB+. Il titolo di stato spagnolo è stato collocato per un ammontare di 3 miliardi di euro, ha una cedola di 3.45% fino al 2066 ed è negoziabile per tagli minimi di 1.000 euro.

Forte domanda degli investitori per il nuovo bond di Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) 2026. La compagnia di telecomunicazioni italiana ha così fissato in 1 miliardo di euro l’ammontare del prestito obbligazionario, a fronte di ordini per oltre 4 miliardi. Il titolo, con scadenza 25 maggio 2026, offre una cedola annua fissa del 3.625% e ha un taglio minimo di negoziazione di 100.000 euro. Telecom Italia ha già collocato un bond a 8 anni da 750 milioni a gennaio.

La Romania si finanzia sul mercato dei capitali con una nuova emissione obbligazionaria senior a tasso fisso. Il bond ha scadenza a 12 anni, 12 maggio 2028 e garantisce una cedola annua fissa del 2.875%. Taglio minimo di negoziazione è di 1.000 euro e rating del bond BBB-. Buona la domanda degli investitori con gli ordini che hanno superato 1.7 miliardi di euro.

Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) , gruppo mediatico francese che controlla Telecom Italia ha lanciato bond per 1.5 miliardi di euro a 5 e 10 anni. La prima tranche, per un importo da 1 miliardo di euro con cedola dello 0.75% a 5 anni, la seconda tranche per un importo di 500 milioni e con una cedola di 1.875% a 10 anni. L’operazione ha registrato una richiesta superiore di 3.5 volte rispetto all’offerta e il ricavato servirà per rifinanziare due bond in scadenza.

Successo anche per il deal delle Assicurazioni Generali che ha collocato un’obbligazione di tipo Tier2, con scadenza 2048 anni ed opzione call dopo il dodicesimo anno, il cui importo è stato fissato in 850 milioni di euro. Il titolo offre una cedola annua fissa del 5% e il taglio minimo di negoziazione è di 100.000 euro. La domanda è stata pari a 2.8 volte l’ammontare emesso. Rating del bond Baa3/BBB.

Immobiliare Grande Distribuzione (IGD) ha collocato una nuova obbligazione per 300 milioni di euro con scadenza 5 anni e cedola annua fissa di 2.50% rivolta esclusivamente a investitori qualificati. L’operazione è finalizzata al rifinanziamento parziale dell’indebitamento esistente e alla gestione operativa generale, ivi incluso il finanziamento di possibili investimenti futuri della società. L’obbligazione ha ricevuto ordini per circa 600 milioni di euro prevalentemente provenienti dall’Italia. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) 2014 IGD aveva emesso obbligazioni per 150 milioni di euro attraverso un private placement. Rating di IGD è Baa3.

Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) ha lanciato un nuovo bond con scadenza giugno 2026 per 1.257 milioni di euro, nell’ambito di swap su sette obbligazioni in circolazione del gruppo. Il titolo emesso ha una cedola annua fissa del 1.375% il primo giugno di ogni anno ed è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro. Rating del bond BBB. Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) obbligazioni Enel saranno oggetto di acquisto da parte della BCE (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) nell’ambito del potenziamento del quantitative easing a partire dal 1 giugno 2016.

HeidelbergCement (Londra: 0MG2.L - notizie) ha collocato un bond da 750 milioni di euro. L’operazione rientra nelle iniziative di pre-finanziamento dell’acquisizione di Italcementi (Londra: 0BKH.L - notizie) . Il bond è negoziabile per tagli minimi di 1.000 euro e stacca una cedola annua pari al 2.25% il 3 giugno di ogni anno. La scadenza del bond è a giugno 2024.

Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) riacquista obbligazioni per 750 milioni d i euro a distanza di 3 mesi dall’ultimo buy back, l’operazione intende migliorare l’efficienza della leva finanziaria della banca e colloca con successo una emissione obbligazionaria Tier2 da 750 milioni di euro, che ha raccolto ordini per 1.7 miliardi. Il bond è un subordinato 10.5NC5.5 con scadenza finale 3 gennaio 2027 e cedola annua fissa di 4.375%, il taglio minimo di negoziazione è 100.000 euro.

Petrobras torna sul mercato dei bond. E’ obbligata a rifinanziarsi, nonostante lo scoppio dei rendimenti a causa della crisi economica e politica che ha travolto il Brasile. Così, la compagnia petrolifera statale ha deciso di emettere un’obbligazione in dollari suddivisa in due tranches: una a 5 anni e l’altra a 10 anni. Petrobras ha raccolto 6.75 miliardi di dollari: il primo bond ha scadenza a maggio 2021 e cedola 8.375% per 5 miliardi, il secondo con scadenza a maggio 2026 per 1.75 miliardi e cedola fissata a 8.75%. Il taglio minimo di negoziazione è di 2.000 dollari. Rating assegnato ai bond B+. Il funding servirà a Petrobras per estinguere parte dei debiti del gruppo che ammontano a 13.2 miliardi di dollari, di cui 3.6 in scadenza entro il 2018. Si tratta della prima vendita di corporate bond per il Brasile quest’anno, da quando è scoppiata la crisi politica.

Sempre in dollari la nuova INTEL (Euronext: INCO.NX - notizie) , leader mondiale nel settore dei microchip. La multinazionale americana ha collocato tre differenti tranche con diversa scadenza. Il tratto più lungo del finanziamento riguarda un bond da 1.25 miliardi di dollari che offre una cedola del 4.10% fino al 2046, il più corto matura nel 2021 e offre una cedola di 1.70%, la terza tranche ha scadenza decennale con una cedola di 2.60%. Le obbligazioni senior Intel sono tutte negoziabili per importi minimi di 2.000 dollari e staccano la cedola su base semestrale il 19 maggio e il 19 novembre di ogni anno. Il rating di Intel è A+.

La Russia torna ad emettere bond denominati in dollari nel tentativo di finanziarsi all’estero, per la prima volta dal 2014, anno in cui furono imposte a Mosca le sanzioni da parte dell’Occidente. Mosca ha venduto obbligazioni a 10 anni per 1.75 miliardi di dollari a fronte di una domanda per 7 miliardi. Il bond paga una cedola fissa del 4.75% su base semestrale e va a scadenza il 27 maggio 2026 in unica soluzione. Il taglio minimo negoziabile sul mercato otc è di 200.000 dollari.

Petroleos Mexicanos (PEMEX) colloca bond in franchi svizzeri per 375 milioni (338 milioni di euro) suddiviso in due tranches. La prima da 225 milioni scade nel 2018 e paga una cedola a tasso fisso del 1.50%, la seconda da 150 milioni scade nel 2021 e paga una cedola a tasso fisso del 2.375%. Entrambi i bond sono negoziabili per importi minimi di 5.000 franchi svizzeri ed hanno rating BBB+.

FCA Bank (FIAT Chrysler Automobiles) ha collocato un bond da 5 anni e mezzo dell’importo minimo di 100 milioni di franchi svizzeri. Il titolo ha una cedola dello 0.75%, taglio minimo di negoziazione di 5.000 franchi svizzeri e rating Baa2/BBB.

La Cina ha collocato il suo primo bond offshore in yuan a Londra, operazione finalizzata ad accrescere l’internazionalizzazione della valuta di Pechino. Nello specifico ha collocato 3 miliardi di yuan (circa 460 milioni di dollari) di titoli sovrani con scadenza giugno 2019 e con una tasso di interesse del 3.28%. Le offerte hanno superato gli 8.5 miliardi di yuan, quindi quasi il triplo dell’ammontare richiesto da Pechino.

Leonardo (ex Finmeccanica (Londra: 0ONG.L - notizie) ) prepara il terreno per nuovi bond in euro, ha infatti rinnovato il programma di EMTN per il lancio di nuove obbligazioni fino a 750 milioni di euro. FS (Ferrovie dello Stato) lancerà nuovi bond per 1.8 miliardi di euro, le nuove obbligazioni serviranno alle Ferrovie per finanziare investimenti in infrastrutture.

Dopo la Romania, sarà nei prossimi giorni il turno della Croazia di raccogliere soldi freschi emettendo una nuova obbligazione; in questi giorni la Croazia è impegnata ad incontrare gli investitori europei.

Di Carlo Aloisio

Senior Broker Unicredit

Autore: ItForum Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online