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Gli ETP sull’oro registrano deflussi

Dopo tre settimane consecutive di crescita, le posizioni negli ETC sull’oro arretrano, dal momento che i verbali del FOMC lasciano intendere come imminente un rialzo dei tassi. Dopo 11 serie positive, nell’ultima settimana gli ETC sull’oro hanno subito deflussi per 32,8 milioni di USD, a significare che gli investitori reputano maggiori le probabilità di un aumento dei tassi d’interesse USA. Mercoledì il metallo giallo è sceso sotto 1.250 USD all’oncia troy, dopo la pubblicazione dei verbali del FOMC e le tensioni alimentate dal rafforzamento del biglietto verde. Dai verbali si evince infatti che diversi membri hanno definito opportuno un innalzamento dei tassi “in tempi relativamente brevi”. Dopo la pubblicazione dei verbali, gli investitori hanno continuato ad attribuire ad un aumento dei tassi a dicembre il 66% circa di probabilità, sulla base dei prezzi dei contratti futures sui fed fund. Alla vigilia di un innalzamento dei tassi, i prezzi dell’oro rimangono di norma deboli; a nostro avviso, tuttavia, l’effetto combinato della corsa continua della Fed verso un tasso d’interesse reale negativo e dell’instabilità politica per l’intero 2017 sosterrà il metallo giallo nel lungo periodo.

I tassi d’interesse sono molto importanti per gli investimenti sui metalli preziosi. I metalli preziosi non si possono stampare ma non danno alcun tasso d’interesse. Le monete di carta fanno l’esatto contrario.

La scorsa settimana il platino ha registrato il record di afflussi, a 22,8 milioni di USD, lasciando intendere che la recente debolezza delle quotazioni abbia offerto un’opportunità di acquisto agli investitori. Venerdì scorso il platino ha ceduto posizioni, per la terza settimana consecutiva, entrando tecnicamente in una fase ribassista nello scenario di un possibile rialzo dei tassi d’interesse USA e delle paure, alimentate da Bloomberg, di un cedimento della domanda del metallo impiegato nei dispositivi di controllo dell’inquinamento per auto. A nostro avviso la diffusione, nelle ultime due settimane, di dati molto robusti sulle vendite di automobili negli Stati Uniti, nell’UE e in Cina e, al contempo, gli standard sempre più stringenti sulle emissioni, offriranno verosimilmente un fattore di sostegno nel lungo periodo. Inoltre, il platino viene scambiato a livelli inferiori al costo marginale e da quattro anni evidenzia una carenza d’offerta.

Il platino è considerato più un metallo industriale che prezioso e il rapporto domanda/offerta dell’industria aurifera e dell’automobile (per le marmitte catalitiche) è decisivo.

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Le posizioni short sugli ETC su azioni del Regno Unito hanno raggiunto i 7,2 milioni di USD, considerate le due settimane consecutive di arretramento delle azioni britanniche. Gli investitori continuano a incrementare le posizioni in ETC short sul FTSE 100 britannico, sulla scia dei rinnovati timori di trattative “difficili” sulla Brexit. Da inizio anno, abbiamo visto affluire 65,5 milioni di USD negli ETC short sulle azioni del Regno Unito. Al contempo, gli investitori hanno aumentato l’esposizione agli ETP su azioni globali, soprattutto nei prodotti tematici legati alla robotica (8,5 milioni di USD).

Il trend iniziato con il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sembra non arrestarsi. Mai andare contro il mercato.

Gli investitori hanno ulteriormente ridotto le posizioni short sulla GBP di 14,1 milioni di USD contro euro, poiché la divisa britannica sembra aver raggiunto i minimi. Gli ETC valutari che replicano posizioni short sulla GBP hanno registrato disinvestimenti crescenti nelle ultime due settimane. Parallelamente, gli investitori hanno rafforzato le posizioni long sulla GBP di 22,4 milioni di USD.

Detto questo, gli investitori lunghi sulla sterlina negli ultimi mesi sono stati troppo ottimisti o hanno sottovalutato il problema.

Autore: Etf Securities Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online