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Google influenza anche le ricerche offline

REUTERS/Benoit Tessier
REUTERS/Benoit Tessier

La colpa sarebbe del filtro a bolla. Secondo uno studio condotto da DuckDuckGo, un motore di ricerca alternativo, le ricerche su Google sarebbero talmente personalizzate che, anche in modalità incognito oppure offline, risultano influenzate dalle nostre ricerche pregresse.

Il filtro a bolla

Questo sistema di filtraggio a bolla sarebbe particolarmente nocivo per alcuni tipi di ricerche. Lo studio di DuckDuckGo ha messo in evidenza come la ricerca di contenuti a sfondo politico, ad esempio, non fornisca risultati obiettivi ma spesso influenzati dal filtro a bolla.

I risultati

Google sostiene di aver preso provvedimenti per ridurre l’influenza del filtro a bolla. La prova è presto fatta. Soggetti diversi, con background differenti e in diversi momenti, cercando sul motore di ricerca più usato al mondo lo stesso argomento nella maggior parte dei casi hanno risultati diversi dagli altri. Questo avviene sia in modalità classica che navigando offline.

La prova

Facendo cercare “gun control” a 76 persone sparse negli Stati Uniti, i risultati sono stati simili solo in pochi casi. Sono stati registrati 62 differenti elenchi di risultati su 76 ricerche contemporanee. Secondo lo studio di DuckDuckGo la modalità di navigazione privata e la disconnessione da Google offrono una protezione dal filtro a bolla davvero ridotta.

Il tweet

“Nel corso degli anni, un mito diceva che Google personalizzasse così tanto le ricerche che per la stessa query persone diverse avrebbero potuto ottenere risultati significativamente diversi gli uni dagli altri”, ha twittato Danny Sullivan, un portavoce di Google. “Questo non è il caso. I risultati possono variare, ma di solito per motivi non personalizzati”.

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