Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 1 hour 41 minutes
  • FTSE MIB

    34.780,91
    +21,22 (+0,06%)
     
  • Dow Jones

    39.741,20
    -18,88 (-0,05%)
     
  • Nasdaq

    16.405,19
    +5,66 (+0,03%)
     
  • Nikkei 225

    40.168,07
    -594,66 (-1,46%)
     
  • Petrolio

    82,38
    +1,03 (+1,27%)
     
  • Bitcoin EUR

    66.035,06
    +1.549,72 (+2,40%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • Oro

    2.230,90
    +18,20 (+0,82%)
     
  • EUR/USD

    1,0804
    -0,0026 (-0,24%)
     
  • S&P 500

    5.252,30
    +3,81 (+0,07%)
     
  • HANG SENG

    16.541,42
    +148,58 (+0,91%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.087,28
    +5,54 (+0,11%)
     
  • EUR/GBP

    0,8547
    -0,0019 (-0,23%)
     
  • EUR/CHF

    0,9738
    -0,0047 (-0,48%)
     
  • EUR/CAD

    1,4638
    -0,0049 (-0,33%)
     

Google patteggia con l'antitrust Usa, brevetti liberi

Google (NasdaqGS: GOOG - notizie) ha trovato un accordo su due patteggiamenti con la Federal Trade Commission, l'organismo americano che vigila contro comportamenti anti-concorrenziali ponendo fine a indigini in corso da circa due anni. Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) trattative per un'intesa con le autorità europee sono invece ancora in corso e potrebbero costare al colosso statunitense una multa pari al 10% del fatturato.

In pratica, i concorrenti del colosso Internet avranno maggiore accesso a brevetti ritenuti essenziali per il funzionamento di smartphone, tablet e altri dispositivi tecnologici impedendo al gruppo californiano di fare ricorso a ingiunzioni in tribunale. Una decisione che favorirà competitor come Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) , Microsoft (NasdaqGS: MSFT - notizie) e Rim, e che legata all'acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google.

Gli inserzionisti pubblicitari inoltre potranno contare su una maggiore flessibilità nell'utilizzo delle loro compagne. Google ha deciso di rimuovere le restrizioni nell'uso di AdWords, la piattaforma online per la promozione pubblicitaria, consentendo agli inserzionisti di estrapolare i dati necessari per valutare le rispettive iniziative promozionali, che possono così essere messe a confronto con quelle lanciate su piattaforme avversarie.

Secondo la FTC, il colosso Internet non ha violato le leggi americane ricorrendo a pratiche per la ricerca sul web che, secondo i gruppi rivali, mettevano in evidenza i prodotti e servizi della stessa Google a scapito di quelli dei concorrenti.