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Governo non esercita golden power su MC-Link, 2I Fiber lancerà opa

ROMA (Reuters) - Il consiglio dei ministri ha deliberato di non esercitare il golden power sull'acquisizione MC-Link da parte di 2I Fiber.

All'esito dell'operazione, ricorda una nota di Palazzo Chigi, 2I Fiber dovrà promuovere un'offerta pubblica di acquisto delle residue azioni della società venditrice per raggiungere il 100% della propria partecipazione nel capitale sociale di MC-Link.

MC-Link è proprietaria di una rete in fibra ottica da 2.200 chilometri e ha chiuso l'esercizio 2016 con un fatturato di circa 43,5 milioni, un margine industriale (ebitda) di euro 9,1 milioni e una posizione finanziaria netta di euro 17,5 milioni.

2I Fiber è detenuta all'80% da F2i, il fondo infrastrutturale che ha tra i suoi sponsor la Cassa depositi e prestiti, controllata dal ministero dell'Economia. Il restante 20% fa capo a Marguerite, il fondo lussemburghese creato con il sostegno di Cdp e delle sue 'cugine' europee: la Caisse des Dépôts et Consignations, l'Instituto de Crédito Oficial e la tedesca KfW.

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Il governo ha deciso di non esercitare i poteri speciali anche sulla costituzione di un pegno sulla totalità delle azioni di Open Fiber, detenute da CDP Equity e da Enel, per il finanziamento di investimenti necessari alla realizzazione del proprio piano industriale 2017-2026.

Il Consiglio, prosegue Palazzo Chigi, ha comunque raccomandato a Open Fiber e ai suoi soci l'obbligo di un'ulteriore notifica all'eventuale verificarsi dell'escussione della garanzia pignoratizia.

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