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Greece default: shock economy!

In attesa che dopo quello della Grecia, i sicari e gli sciacalli dell’economia pianifichino anche il default o meglio la ristrutturazione del debito del nostro Paese andiamo a leggere la notizia apparsa nel fine settimana…

I commenti dei funzionari del Fondo Monetario Internazionale intercettati di recente, secondo i quali solo una nuova crisi costringerà la Grecia e la Germania a rispettare gli obblighi derivanti dagli accordi sul salvataggio, hanno suscitato una risposta molto aspra da parte del governo greco che potrebbe mettere ulteriormente a repentagli le trattative concernenti le misure di austerità e la riduzione del debito.Fuga di notizie: le conversazioni del FMI.

Ci vuole un’altra crisi, più violente e definitiva se serve, è dall’inizio della crisi greca che ci vuole un’altra crisi, la stesse fondamenta dell’Europa sono appoggiate sul presupposto che per fare più Europa ci vuole una crisi dietro l’altra!

Rileggiamo alcuni pezzi…

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“Quale fattore condurrà a una decisione? In passato c’è stato un solo momento in cui è stata presa una decisione ed è coinciso con una situazione che vedeva la Grecia a corto di liquidi e a un passo dal default. Non è vero? “, ha detto Thomsen.

“Esatto!”, ha affermato Veculescu.

Per tali ragioni, Thomsen suppone che questo “momento cruciale” in cui verrà presa una decisione riguardante le sorti della Grecia si verificherà molto probabilmente di nuovo nel mese di luglio, poiché fino a quel momento le istituzioni europee saranno occupate a mantenere il Regno Unito nell’Unione, al fine di evitare la cosiddetta “Brexit.” Il 23 giugno prossimo i cittadini britannici saranno chiamati alle urne per esprimere la loro volontà di rimanere nell’UE attraverso un referendum.

Chiaro o serve il disegnino? Prima sistemiamo gli inglesi che vogliono uscire e poi ci occupiamo della Grecia, scatenando un’altra crisi.

“È ovvio che gli europei eviteranno qualsiasi dibattito per almeno un mese prima della Brexits,” ha ipotizzato Thomsen.

Il governo greco ha interpretato questo passaggio della conversazione tra Poulsen e Velculescu come una prova della volontà del FMI di accelerare la crisi prima del referendum sulla Brexit per evitare di prolungarne il processo.

“Il governo greco chiede al Fondo Monetario chiarimenti sulla vicenda e, in particolare, vuole sapere se la posizione ufficiale del FMI coincide con la volontà di creare di condizioni di bancarotta in Grecia, poco prima del referendum britannico,” ha affermato Olga Gerovasili, portavoce del primo ministro Tsipras, attraverso un comunicato.

Non sai se ridere o piangere, i genitori chiedono al bambino se per caso non ha intenzione di mettere le dita nel barattolo della Nutella!

Eppure è tutto così chiaro da quando esiste il Fondo monetario internazionale!

Perché nel mondo “occidentale” governi e cittadini sono tutti così terribilmente terrorizzati dall’idea di ricevere una missione congiunta degli organismi internazionali finanziari, volta a valutare lo stato di salute dell’economia domestica e verificare l’attuazione delle misure correttive previste?

CHI HA PAURA DEL CAVALLO DI TROIKA!

Ogni giorno che passa sempre più materiale si aggiunge al nuovo libro che vedrà la luce tra qualche anno quando tutto sarà compiuto!

E’ tutto così semplice…

Blind Faith, si fede cieca, abbi fede in noi, noi sappiamo quello che è bene per te!

Ricordate?

«In uno dei suoi saggi più influenti, Friedman formulò la panacea tattica che costituisce il nucleo del capitalismo contemporaneo, e che io definisco “dottrina dello shock”. Osservava che “soltanto una crisi – reale o percepita – produce vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalleidee che circolano. Questa, io credo, è la nostra funzione principale: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventa il politicamente inevitabile”. Alcune persone accumulano cibo in scatola e acqua in previsione di grandi disastri; i friedmaniani accumulano idee per il libero mercato. E quando la crisi colpisce – ne era convinto il professore dell’università di Chicago – è fondamentale agire in fretta, imporre un mutamento rapido e irreversibile prima che la società tormentata dalla crisi torni a rifugiarsi nella tirannia dello status quo» (Naomi Klein). SHOCK ECONOMY… FEDE CIECA!

E’ tutto così semplice…buona consapevolezza!

Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online