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Greggio, analisti vedono Brent a 52,52 dollari in media 2016

(Reuters) - I prezzi del greggio non dovrebbero rimbalzare più di tanto nel 2016 in quanto la crescita modesta della domanda non sembra in grado di assorbire l'eccesso di offerta da Iran e Iraq, nonostante la produzione dei Paesi non Opec sia attesa in lieve calo.

Secondo un sondaggio Reuters condotto con 20 analisti, il futures Brent è visto a 52,52 dollari al barile in media nel 2016, 5,43 dollari sotto il dato pronosticato a novembre. Si tratta del settimo sondaggio mensile Reuters in cui gli analisti hanno tagliato le stime. In maggio la media 2016 del Brent era vista a 70,90 dollari al barile.

Per il futures Usa gli analisti vedono un prezzo medio nel 2016 a 49,75 dollari al barile, contro i 53,73 dollari pronosticati nel sondaggio di novembre e i 48,90 dollari del 2015.

Tredici su diciotto analisti che hanno partecipato al sondaggio sia a novembre sia a dicembre hanno tagliato le stime sul 2016 per il Brent che nel 2015 si è attestato in media a 53,79 dollari.

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"Anche se la produzione non Opec (Usa, Brasile, Canada) scenderà di 0,6-0,8 milioni di barili al giorno nel 2016, un aumento della produzione in Iran e Iraq continuerà a tenere il mercato in eccesso di offerta nel 2016", spiega Rahul Prithiani, direttore di Crisil Research.

Pochi analisti si aspettano che i Paesi Opec possano prendere una decisione qualora il prezzo del greggio scendesse sotto 30 dollari, mentre per altri non ha senso che il gruppo tagli la produzione se la domanda non cala drasticamente.

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