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Greggio balza del 3% dopo settimana in calo

Il sole splende dietro a una pompa petrolifera in Texas

di Dmitry Zhdannikov

Londra (Reuters) - I prezzi del petrolio balzano del 3% grazie a un indebolimento del dollaro, in recupero da una serie di sette giorni consecutivi di perdite, nonostante l'aumento di casi della variante Delta del coronavirus continui ad alimentare timori in merito alla domanda.

Alle 11,50 i futures sul Brent avanzano di 2,10 dollari, o il 3,2%, a 67,24 dollari al barile, dopo aver toccato i minimi dal 21 maggio a 64,60 dollari al barile.

I futures sul greggio Usa per il contratto di ottobre sono in rialzo di 1,90 dollari, o del 3,1%, a 64,01 dollari. I prezzi hanno toccato i 61,74 dollari contemporaneamente all'avvio degli scambi in Asia, anche in questo caso scendendo ai minimi dal 21 maggio.

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Venerdì entrambi i benchmark hanno archiviato la peggior settimana degli ultimi nove mesi, con il Brent che è scivolato circa dell'8% e il greggio Usa in calo di circa il 9%.

Molti paesi stanno rispondendo all'aumento del tasso dei contagi da coronavirus introducedndo nuove restrizioni sui viaggi.

Mentre gli sviluppi della pandemia gravano sulla domanda di carburante, le forniture continuano ad aumentare. La produzione negli Stati Uniti è aumentata e le compagnie di trivellazione hanno aumentato le piattaforme per la terza settimana consecutiva, come reso noto da Baker Hughes.

Tuttavia i prezzi vengono sostenuti da un calo del dollaro Usa, che rende il greggio meno costoso per i detentori di altre valute.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)