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Greggio, Brent sotto 57 dlr per impatto coronavirus su domanda, attese vertice Opec+

Una passante a Pechino con addosso una mascherina protettiva

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio scivolano in territorio negativo a meno di 57 dollari al barile, trascinati dai timori per l'impatto del coronavirus sulla domanda di petrolio e l'assenza di ulteriori interventi a sostegno del mercato da parte dell'Opec+.

Intorno alle 11,20, i futures sul Brent perdono 91 centesimi a 56,76 dollari al barile. Il greggio Usa arretra a sua volta di 73 centesimi a 51,3 dollari al barile.

Il virus sta avendo un forte impatto su aziende e mercati finanziari. Gli azionari asiatici hanno chiuso col segno meno e Wall Street dovrebbe perdere terreno dopo che Apple ha dichiarato che mancherà la guidance sui ricavi del trimestre di marzo a causa dell'indebolimento della domanda in Cina.

"Ciò ha spaventato gli operatori di mercato e innescato una forte fuoriuscita dagli asset rischiosi", spiega Tamas Varga del broker petrolifero Pvm, facendo riferimento al warning di Apple.

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L’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) ha dichiarato la scorsa settimana che il virus è destinato a far diminuire la domanda di petrolio di 435.000 barili al giorno (bpd) nel primo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo di un anno fa, in quello che sarebbe il primo calo trimestrale dalla crisi finanziaria del 2009.

L'Opec+ sta valutando la possibilità di un ulteriore taglio alla produzione per rafforzare l'offerta e sostenere i prezzi.

Il vertice di marzo prenderà in considerazione la raccomandazione di un comitato consultivo per ridurre l'offerta di ulteriori 600.000 bpd. I colloqui sulla possibilità di anticipare l'incontro a questo mese sembrano non aver fatto progressi, secondo alcune fonti dell'OPEC.

Oltre ai tagli voluti dall'Opec+, il sostegno ai prezzi giunge da perdite in Libia, dove dal 18 gennaio la produzione è crollata a causa del blocco di porti e giacimenti petroliferi.

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